Ferrara, la Palazzina Marfisa d’Este riapre le porte al pubblico
10 Settembre 2025, 09:30
Sabato 6 settembre Palazzina Marfisa d’Este, una delle dimore estensi più importanti di Ferrara, ha riaperto le porte al pubblico. Dopo importanti interventi di consolidamento strutturale e di adeguamento degli impianti. La dimora rinascimentale affacciata su corso Giovecca si presenta alla città in una rinnovata veste museale.
Il progetto di allestimento, ideato e coordinato dal Servizio Beni Monumentali, dal Servizio Cultura e dalla Fondazione Ferrara Arte, di concerto con la Soprintendenza, vuole valorizzare il complesso cinquecentesco, preservandone l’identità architettonica e decorativa, e adeguando gli spazi alle esigenze di conservazione e fruizione contemporanee. Gli interventi hanno avuto l’obiettivo di rendere la visita al monumento agevole e inclusiva. L’aggiornamento degli apparati testuali, per favorire una comprensione immediata della storia del luogo, i contenuti multimediali, il restauro di tutte le opere esposte e l’attenzione all’accessibilità rendono ora la Palazzina Marfisa un museo contemporaneo, accogliente e pienamente fruibile.
La Palazzina, costruita tra il 1556 e il 1560 da Francesco d’Este e legata alla figura della figlia Marfisa, venne restaurata nei primi anni del Novecento ed allestita nel 1938 da Nino Barbantini, con l’intento di farne uno spazio di rappresentanza per la città che evocasse al contempo una dimora rinascimentale. Questo allestimento scenografico ha perso tuttavia nel corso dei decenni la sua originaria fisionomia. Il nuovo percorso espositivo nasce grazie alla collaborazione con Bper Banca, proprietaria degli arredi e delle opere storiche, e si arricchisce ulteriormente di medaglie, monete e ceramiche provenienti dalle collezioni civiche e dalle raccolte della Fondazione Estense. Il nuovo percorso consente quindi di delineare con maggiore chiarezza la storia della dimora, dei suoi utilizzi e delle sue trasformazioni, come pure quelle dei suoi protagonisti.
“La Palazzina è parte integrante di un piano strategico di recupero, miglioramento e valorizzazione di palazzi, dimore ed edifici storici di Ferrara che intende restituire ai cittadini e ai turisti i luoghi della cultura e dell’arte ferrarese, patrimonio Unesco”, ha detto il sindaco Alan Fabbri.