sabato, 21 Dicembre 2024

Franceschini: Emilia Romagna orgoglio nazione

Dario Franceschini, ministro ai Beni e attività culturali e al turismo, ha preso parte a #EmiliaRomagnaLab, laboratorio di approfondimento e scambio tra istituzioni e operatori del territorio, voluto dalla Regione Emilia Romagna, per delineare future strategie turistiche. Franceschini ha sottolineato l’importanza della regione dove, nel 2015, si sono registrate 46 milioni di presenze turistiche (+3,2% rispetto al 2014,) e circa 9 milioni di arrivi (+5,1%), con oltre un milione e mezzo di presenze di incremento sull’anno precedente.    

“L’Emilia-Romagna – ha detto il ministro – è un orgoglio nazionale, per la sua tradizione di impresa e per la capacità di affrontare momenti difficili. Il 2016 conferma già una tendenza positiva e penso che i dati finali di quest’anno supereranno quelli del 2015. Dobbiamo essere ottimisti e capire come si governa la crescita. In Italia abbiamo la forza del nostro sistema diffuso e del nostro patrimonio culturale”.

Inoltre, il ministro ha annunciato la possibilità di spostare la linea ferroviaria adriatica verso l’interno. “Attualmente ‘blocca’ 500 km di costa che potrebbero essere trasformati in una lunga pista ciclabile da Pesaro a Termoli. Tra gli altri progetti strategici per il futuro, penso a una linea ferroviaria ad alta velocità che colleghi gli aeroporti del versante adriatico. Da Pescara passando per Ancona e Rimini. Queste sono le grandi sfide per il nostro Paese”.    

Stefano Bonaccini, presidente della Regione, ha sottolineato che l’obiettivo entro fine legislatura è “di portare il comparto turistico dell’Emilia-Romagna oltre il 10%. Ricettività e indotto – ha aggiunto – contribuiranno a portare nuovi posti di lavoro. Se non avremo eventi esterni ad incidere come terrorismo o recessione europea, saremo nelle condizioni per parlare di crescita del Pil. Siamo la sesta regione italiana per attrattiva turistica e se continueremo a lavorare in questo modo avremo l’opportunità di portare avanti un nuovo modello di sviluppo”.  

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