A Bologna arriva la tassa di soggiorno ma sarà in versione light. Virginio Merola, sindaco della città, ha deciso che, a differenze dalle altre città, a Bologna non sarà applicata in base alle stelle degli hotel ma in percentuale rispetto al prezzo delle camere al netto di Iva. Un dato ancora da mettere nero su bianco ma che dovrebbe attestarsi sul 3%. Sarà minore, dunque, anche il gettito previsto da 5-6 milioni l'anno della prima ipotesi si scende a 3 milioni.
“Abbiamo scelto una strada più equa – ha spiegato Merola – La tassa avrà un periodo di sperimentazione di 2 anni con verifiche periodiche ogni 6 mesi. Il gettito, come fissato dalle norme, non andrà tra le voci di bilancio, ma servirà a finanziare progetti turistici ad hoc, concordati con le stesse associazioni”. “Manteniamo la nostra contrarietà alla tassa, ma apprezziamo lo sforzo dell'amministrazione”, hanno commentato Assoturismo, Unindustria e Federalberghi.
Nonostante ciò rimane il problema di un possibile calo dell'attrazione turistica della città, in quanto Bologna probabilmente sarà l'unica in Emilia a introdurre la tassa.