Bologna si è presentata a New York facendo sfoggio delle proprie prelibatezze gastronomiche. Per molti turisti americani amanti dell’Italia, Bologna è già di fatto la meta più interessante per vivere un’esperienza autentica e unica. Matteo Lepore, assessore all’Economia e Promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali del Comune di Bologna, ha illustrato il progetto ‘City of Food is Bologna’ alla stampa americana, e ai corrispondenti italiani delle principali testate in Usa, presso i locali della Scuola di cucina di Eataly. Una narrazione di come il Comune di Bologna è arrivato a declinare il city brand all’interno di City of Food, oltre alla presentazione della città.
Alessandro Bonfiglioli, direttore di CAAB, ha illustrato il progetto ‘Eataly World’.
Matteo Lepore, Andrea Segrè, presidente di CAAB e Marcel Van Ooyen, direttore esecutivo GrowNYC hanno firmato il Memorandum of Understanding, documento che definisce l’accordo reciproco per la promozione dell’agricoltura sostenibile, la tutela dell’ambiente e della salute, per sostenere le comunità e favorire l’educazione a una sana alimentazione con pratiche rispettose dell’ambiente.
“La presentazione di Bologna City of Food agli operatori statunitensi e la presenza di una cooking station dedicata all’evento del Green Market Farmer evidenziano le potenzialità in chiave economica legate al patrimonio agroalimentare di Bologna e dell’Emilia-Romagna – ha sottolineato Andrea Segrè – La valorizzazione del cibo e dell’agroalimentare deve oggi andare di pari passo con i parametri prioritari di sostenibilità, nell’approccio stesso alla produzione e nella concezione di filiera”.
“Questa missione della ‘Città’ del cibo’ a New York rappresenta un punto di svolta nel nostro percorso per riposizionare l’immagine di Bologna nel mondo – sostiene Matteo Lepore – Non è un caso che la nutrizione sarà il tema di Expo 2015. In questo contesto l’alleanza tra Bologna e New York rappresenta un valore importante, oltre che un’opportunità di promozione inedita per le due torri. È un investimento il nostro, per il futuro e per lo sviluppo dell’economia bolognese ed emiliana in settori quali il turismo, il commercio e la filiera agroalimentare”.