sabato, 4 Maggio 2024

Fico apre le porte in anteprima ai buyer del 3° ‘Good Italy Workshop’

 

Sarà la Fabbrica Italiana Contadina (Fico) di Bologna ad accogliere i 70 buyer da tutto il mondo e gli oltre 100 seller da tutta Italia accreditati al 3° Good Italy Workshop, appuntamento internazionale b2b dedicato al turismo enogastronomico italiano che si terrà a Bologna dal 27 al 30 ottobre prossimi.

Nel parco bolognese sulla biodiversità alimentare si terrà, lunedì 30 ottobre, il momento più delicato e importante di ‘Good’, un’intera giornata di incontri tra tour operator e seller, scanditi da un’agenda di appuntamenti prefissati online.
I 70 buyer accreditati provengono da tutta Europa, Russia, Usa, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Kazakistan, Giappone, Cina, e sono stati selezionati per un efficace ‘match’ domanda-offerta.
Si tratta di TO specializzati nella programmazione di viaggi a tema enogastronomico, ma anche nel settore incentive e lusso, nonché operatori che organizzano viaggi culturali in Italia con vocazione all’enogastronomia tipica.
Saranno invece oltre un centinaio i seller da ogni regione italiana presenti (di cui il 46% dall’Emilia Romagna), in rappresentanza di agenzie incoming del territorio specializzate in turismo enogastronomico, catene alberghiere e strutture ricettive singole, consorzi, club di prodotto, ma anche produttori, cantine, dimore storiche e castelli.
“È un appuntamento importante per la nostra enogastronomia- ha detto Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura – ed è in particolare un’occasione speciale per promuovere il grande numero di vini e prodotti Dop, Igp e Bio dell’Emilia-Romagna e delle sue qualificate filiere produttive, che coinvolgono un ampio numero di produttori piccoli e medi insieme con cooperative ed imprese di trasformazione di maggiori dimensioni”.
Per il collega al turismo, Andrea Corsini “con questa 3ì edizione del Workshop ci prepariamo ad accogliere il 2018, Anno del Cibo Italiano, nel modo migliore. La ‘buona Italia’ del turismo enogastronomico, sempre più asset strategico al centro della ricerca di percorsi emozionali ed esperienziali, trova qui l’incontro tra la migliore domanda-offerta internazionale”.

Sarà la Fabbrica Italiana Contadina (Fico) di Bologna ad accogliere i 70 buyer da tutto il mondo e gli oltre 100 seller da tutta Italia accreditati al 3° Good Italy Workshop, appuntamento internazionale b2b dedicato al turismo enogastronomico italiano che si terrà a Bologna dal 27 al 30 ottobre prossimi.
Nel parco bolognese sulla biodiversità alimentare si terrà, lunedì 30 ottobre, il momento più delicato e importante di ‘Good’, un’intera giornata di incontri tra tour operator e seller, scanditi da un’agenda di appuntamenti prefissati online.
I 70 buyer accreditati provengono da tutta Europa, Russia, Usa, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Kazakistan, Giappone, Cina, e sono stati selezionati per un efficace ‘match’ domanda-offerta.
Si tratta di TO specializzati nella programmazione di viaggi a tema enogastronomico, ma anche nel settore incentive e lusso, nonché operatori che organizzano viaggi culturali in Italia con vocazione all’enogastronomia tipica.
Saranno invece oltre un centinaio i seller da ogni regione italiana presenti (di cui il 46% dall’Emilia Romagna), in rappresentanza di agenzie incoming del territorio specializzate in turismo enogastronomico, catene alberghiere e strutture ricettive singole, consorzi, club di prodotto, ma anche produttori, cantine, dimore storiche e castelli.
“È un appuntamento importante per la nostra enogastronomia- ha detto Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura – ed è in particolare un’occasione speciale per promuovere il grande numero di vini e prodotti Dop, Igp e Bio dell’Emilia-Romagna e delle sue qualificate filiere produttive, che coinvolgono un ampio numero di produttori piccoli e medi insieme con cooperative ed imprese di trasformazione di maggiori dimensioni”.
Per il collega al turismo, Andrea Corsini “con questa 3ì edizione del Workshop ci prepariamo ad accogliere il 2018, Anno del Cibo Italiano, nel modo migliore. La ‘buona Italia’ del turismo enogastronomico, sempre più asset strategico al centro della ricerca di percorsi emozionali ed esperienziali, trova qui l’incontro tra la migliore domanda-offerta internazionale”.

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