E’ stata definita per la prima volta la struttura denominata “albergo diffuso” che permetterà la creazione di strutture ricettive collocate in più edifici, ma organizzati in modo unitario, con un locale di ricevimento e una sala comune con servizio di bar e/o ristorazione. La novità apre nuove prospettive ai centri con meno di 5 mila abitanti ed è contenuta negli “standard per la classificazione delle strutture ricettive alberghiere”. “L’albergo diffuso– spiega il presidente della commissione Turismo, Massimo Pironi – si rivolge a turisti interessati a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti più che con altri turisti ma usufruendo dei normali servizi alberghieri, come la colazione in camera o il servizio ristorante. Una proposta – conclude – che guarda a un turismo di qualità e nello stesso tempo consente di valorizzare gli immobili esistenti, magari chiusi o sottoutilizzati e, al tempo stesso, superare in modo non traumatico e rapido i problemi della ricettività turistica”.