Federalberghi Riccione ha presentato i dati turistici della scorsa stagione estiva. Il 60% degli albergatori riccionesi afferma che l’estate appena passata è andata meglio persino di quella del 2019. Solo per il 10% è andata peggio. Per gli altri, uguale. Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio turistico Luigino Montanari per Federalberghi. I dati sui pernottamenti del 2021 dicono però che non si è tornati ancora ai livelli pre-Covid.
Un 2020 “non completamente superiore al 2019, ma certamente un anno di soddisfazione”, ha commentato a il referente dell’osservatorio Claudio Montanari, per il quale questi dati “raccontano ancora di qualche difficoltà. C’è comunque la percezione che le cose siano andate bene e che stiano migliorando”.
Una stagione in cui si è fatto affidamento soprattutto sui turisti italiani. Emiliano-romagnoli e lombardi sono addirittura aumentati rispetto a prima della pandemia. E se da un lato sono diminuiti i viaggiatori anziani, forse per paura del Covid, dall’altra a popolare la Perla Verde sono sempre di più i giovanissimi.
Ogni hotel per adeguarsi alle nuove norme sanitarie ha speso in media 6.500 euro. Le criticità maggiormente segnalate dagli imprenditori riguardano l’ordine pubblico e il reperimento del personale.
“La possibilità di utilizzare bonus ed eventuali opportunità che i nuovi incentivi finanziari pubblici mettono a disposizione, sono un ulteriore incentivo a intervenire sul prodotto turistico”, ha detto il presidente di Federalberghi Riccione, Bruno Bianchini.