venerdì, 26 Aprile 2024

Reggio Emilia contemporanea raccontata da Stefano Accorsi con un reel

“Ciò che faccio è l’esatto opposto di costruire muri, costruisco ponti. Un ponte è qualcosa che unisce invece di separare”. Si apre con questa dichiarazione dell’architetto catalano Santiago Calatrava – cui si deve la costruzione de ‘Le Vele’, i 3 ponti simbolo di Reggio Emilia – il reel che Stefano Accorsi, testimonial dell’Emilia-Romagna, dedica alla città di Reggio Emilia e alla capacità dell’antica città sulla via Emilia, di essere da sempre culla di innovazione e ‘madrina’ di sperimentazioni a 360 gradi.
Nel video di 60 secondi, l’attore accompagna il pubblico, in una suggestiva carrellata di immagini, tra le avanguardie artistiche della città (https://www.instagram.com/reel/ClgCYKDAgnv/ ).
“Il linguaggio contemporaneo fa parte del tessuto cittadino”, commenta l’attore bolognese nel filmato, mentre scorrono le immagini delle due nuove porte di accesso a Reggio Emilia, la Stazione dei treni Alta Velocità Mediopadana – struttura lunga 483 metri interamente realizzata in acciaio dipinto di bianco e vetro – e i ponti sull’A1 di Calatrava.
Lo slideshow mostra anche ‘Curiosa Meravigliosa’ “un grande fotomosaico collettivo situato all’esterno del Palazzo dei Musei”, commenta l’attore. Un’opera d’arte permanente alta 16 m, inaugurata a settembre ’22 dall’artista Joan Fontcuberta, che durante la pandemia, ha selezionato oltre 12mila fotografie (fornite da cittadini di vari Paesi e caratterizzate dal sentimento di meraviglia e curiosità) con cui ha composto l’immagine di un pavone, di cui i Musei Civici reggiani custodiscono un esemplare tassidermizzato.
Accorsi si sofferma poi sulla grande capacità che negli anni ha avuto Reggio Emilia di riqualificare quelli che un tempo erano importanti stabilimenti industriali, poi abbandonati. Passano così le immagini della “Fonderia”, oggi sede della “Fondazione Nazionale della Danza e di Aterballetto” (la principale compagnia di produzione coreografica contemporanea italiana), nata dal recupero architettonico di una fonderia del 1938, con il contributo del Comune di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna. Seguono le immagini degli edifici dell’area “Parco Innovazione”, che custodiscono le “Ex Officine Meccaniche Reggiane”, quarta fabbrica italiana nel ‘900. Le “Reggiane” sono considerate oggi il più grande laboratorio di Street Art d’Europa, al cui interno è possibile ammirare alcuni grandi murales realizzati da artisti internazionali.
Reggio Emilia è anche sede della ‘Collezione Maramotti’ ospitata nello storico stabilimento di Max Mara, altra straordinaria opera di archeologia industriale della città.
La raccolta è tra le più importanti d’Italia e nasce dalla passione di Achille Maramotti, fondatore del gruppo tessile Max Mara, nonché grande estimatore d’arte. Un patrimonio di oltre duecento opere tra dipinti, sculture e installazioni, rappresentative delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali dal 1945 a oggi.
L’attività promozionale rientra nel progetto web triennale di promozione turistica “Via Emilia con Accorsi”, avviato a fine 2020, realizzato da Apt Servizi Emilia-Romagna, con la collaborazione delle 3 Destinazioni turistiche regionali – Visit Emilia, Territorio Turistico Bologna-Modena e Visit Romagna. Il reel di Accorsi sarà condiviso anche sui canali social istituzionali dell’Emilia-Romagna, @inEmiliaRomagna.
(foto @Corrado Ravazzini)

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