Tornano a crescere le ricerche sul web di potenziali turisti interessati a Rimini, con alcuni segnali migliorativi rispetto allo stesso periodo del 2017. A rivelarlo Marketing01, agenzia Google in Italia per il web marketing per il turismo, che ha analizzato il comportamento, le ricerche e le aspettative di coloro che usano Google e la rete per informarsi e per prenotare le proprie vacanze a Rimini.
Tra l’estate e l’autunno 2017 si è rilevato un calo di ricerche ‘strutturate’, ossia specificatamente finalizzate a cercare notizie turistiche su Rimini o direttamente alla prenotazione, pari circa al 3% rispetto al 2016. Una flessione che però adesso sembra essere rientrata: a gennaio 2018 siamo circa all’1% di ricerche in più rispetto allo stesso periodo del 2017.
Complessivamente Rimini rimane una meta turistica forte, ovviamente molto legata alla stagionalità. La tendenza quindi prospetta una estate 2018 che possa recuperare del tutto il gap dell’estate 2017.
Le aziende del comparto turistico a Rimini conoscono bene le potenzialità del web: il 75% ha un sito internet recente e di queste oltre l’80% dichiara di svolgere attività di web marketing. Resta però invariata la percentuale di imprese che sul web non hanno investito ed addirittura solo il 12% è attiva sui motori di ricerca esteri, presso i paesi da cui provengono i maggiori flussi turistici.
“Fortunatamente Rimini ha una solida reputazione come meta turistica sul web e questo ha permesso di recuperar velocemente – ha detto Paolo Bomparola, direttore di Marketing01 – Dai dati di gennaio 2018 ci sono tutti gli elementi per pensare che la tendenza per i prossimi mesi sia positiva, in grado anche di recuperare quel 3% in meno di ricerche da parte dei turisti italiani ed esteri. Proprio per questo però le aziende del settore devono organizzarsi meglio, in particolare nei confronti dei potenziali turisti dall’estero, per rispondere più adeguatamente alle ricerche ed alle richieste, per farsi trovare più efficacemente, per aumentare la quantità e sopratutto la qualità dell’offerta su internet, superando anche l’utilizzo massiccio degli aggregati di offerta, come Expedia o Booking, che livellano tale offerta solo sul prezzo e che trattengono importanti fee”.
I dati della rilevazione saranno discussi insieme agli operatori del turismo dell’area di Rimini nel corso del seminario in programma martedì 30 gennaio dalle 9 presso il Centro Congressi di Rimini. La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è necessaria al link: