“I porti di Trieste, Venezia e Ravenna devono fare sistema tra loro”. A chiederlo è stato il vice ministro ai trasporti, Cesare De Piccoli, dopo una visita al porto e un incontro con le autorità locali, auspicando la redazione di un documento d’intesa tra i porti dell’alto Adriatico. Una politica transfrontaliera di collaborazione basata sulle normative indicate dall’Unione Europea è la ricetta indicata dal vice ministro per i rapporti tra lo scalo giuliano e i concorrenti d’oltreconfine di capodistria (Slovenia) e Fiume (Croazia). A fargli eco Claudio Boniciolli, presidente dell’autorità portuale di Trieste, che ha sottolineato come sia fondamentale “calare progressivamente le direttive europee, regolamentando la competizione tra porti e tra operatori interni ai porti stessi”.