Paolo Peluffo, presidente del Comitato per le Celebrazioni della Grande Guerra, inaugura ‘gli itinerari della memoria’ e rilancia l'idea di incentivi privati per i privati che partecipano al restauro dei monumenti. Da oggi prende il via una parte significativa del programma delle commemorazioni della Grande Guerra, sulla scia di quanto è già stato fatto per i 150 anni dall'Unità d'Italia.
“Luoghi della memoria, monumenti, sacrari, musei, memoriali: tutto concorre – dice Peluffo – a riflettere su una tragedia che segnò il secolo e interruppe decenni di lento progresso in Europa e incise in modo indelebile e terribile sull'identità europea. E tutto concorre a rinforzare lo spirito nazionale, a coltivare quello europeo. I sacrari militari e i cimiteri monumentali che conservano le spoglie degli italiani caduti durante la Prima guerra mondiale sono i primi e più importanti luoghi della memoria – spiega – perché rimandano al sacrificio di ciascuno dei 750.000 italiani, militari e civili, dei nostri nonni e bisnonni. Non pensiamo di valorizzare solo i luoghi dove si combatterono le battaglie e dove riposano i nostri morti, ma anche a raccontare le storie, piccole grandi sconosciute storie di quei sei milioni di italiani che presero parte alla guerra. Protagonisti del Centenario – aggiunge – saranno gli italiani, la gente comune, i soldati, le loro famiglie. La Grande Guerra è stato un passaggio fondamentale nel processo di costruzione del nostro Paese perché è nell'affratellamento delle trincee il primo momento vero in cui si sono 'fatti' italiani”.
Oggi il sottosegretario visiterà i sacrari di Gorizia, Redipuglia, a Oslavia, a Sagrado dove deporrà una corona d'alloro del Governo.
“In Italia, anche nel più piccolo centro, sorge almeno una lapide dedicata al sacrificio dei propri figli, caduti nella Grande Guerra – continua – Centinaia di monumenti e steli commemorative che è nostro dovere oggi restaurare, ove necessario, e inserire in una rete di iniziative che coinvolgano tutta la cittadinanza. E sarebbe opportuno arrivare alla defiscalizzazione dei restauri di quei monumenti realizzati dai privati. È un anniversario, – ribadisce il sottosegretario – particolarmente importante per la costruzione della nostra identità europea”.
Attualmente tutti i paesi d'Europa lavorano al un progetto comune ‘ Luoghi della Memoria, grande opportunità’ per promuovere il turismo legato agli 'itinerari della memoria', con una duplice funzione culturale e sociale.