Fra i monti della Carnia torna la rassegna ‘Borghi e Presepi’


Dal 6 dicembre al 6 gennaio a Sutrio torna la rassegna ‘Borghi e Presepi’, tra le pietre antiche di questo incantevole borgo della Carnia in Friuli Venezia Giulia e il profilo sereno del monte Zoncolan.

Di sera le facciate degli edifici diventano quinte luminose: il videomapping dà vita ai presepi degli anni passati. È un viaggio a ritroso nella memoria del paese, in quell’arte paziente di lavorare il legno che Sutrio custodisce e rinnova. Di giorno, decine di presepi artigianali e artistici punteggiano cortili, piazzette e davanzali; sono opera di maestri e appassionati, ma anche dei residenti, che espongono piccoli mondi all’esterno delle loro case. Il borgo, intanto, si veste a festa: alberi di Natale nati dal riciclo creativo e corone e luci.

Punto di partenza ideale è il Presepe che ha campeggiato in Piazza San Pietro nel 2022: oggi risplende nella piazzetta sotto il Municipio, con 18 statue a grandezza naturale scolpite nel cedro, adagiate su 116 metri quadrati, illuminate da 50 punti luce.

C’è poi il Presepio di Teno, custodito in un’antica casa porticata: un capolavoro del maestro artigiano Gaudenzio “Teno” Straulino, frutto di trent’anni di lavoro meticoloso. Ingranaggi segreti muovono acque, figure, luce del giorno e della notte.

Attorno alla rassegna si snoda un calendario che restituisce al borgo la sua vocazione di comunità. Il 26 dicembre è il giorno della Festa dei coscritti: una sfilata che si apre con il carro dei diciottenni e prosegue con le classi più anziane, ciascuna con la propria bandiera. Il 5 gennaio prende vita il Presepe vivente, con teatranti e comparse locali ad accompagnare la Natività e l’arrivo dei Re Magi. Nei giorni di festa si alternano laboratori manuali e artistici, concerti e altri appuntamenti pensati per intrecciare tradizione e partecipazione. Borghi e Presepi rientra nel Bando Borghi PNRR “Il Bosco nel Borgo – Il Borgo nel Bosco”, progetto di rigenerazione culturale e sociale promosso dai Comuni di Sutrio e Paluzza, che racconta il valore intrinseco del legno come materia, memoria e identità.

Chi desidera fermarsi qualche giorno per condividere la vita del paese più a lungo trova ospitalità nell’Albergo Diffuso Borgo Soandri: mini appartamenti con cucina ricavati da antiche case e fabbricati rurali, dove il comfort dell’hotel incontra il calore domestico.

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