Grazie ad una variante sulla destinazione d'uso, il vecchio porto di Trieste si apre alla città e potrà ospitare alberghi, marine, parchi scientifici e centri direzionali. Dopo anni di veti incrociati sul riuso dell'area, scadono oggi alle 18 i termini per le domande di concessione del comprensorio per cui sono stati presentati all'Autorità portuale oltre 40 progetti. Allo stato attuale, secondo fonti dell'Autorità portuale che poi avrà il compito di valutare i progetti, sono stati depositati tre progetti che richiedono la concessione di tutta l'area. Si tratta di un piano del gruppo di Maurizio Zamparini, sostenuto da Banca Antonveneta (Montepaschi) e da Banca Popolare di Vicenza. Un altro progetto è firmato dalla cordata che comprende la Maltauro di Vicenza e la Rizzani de Eccher di Pozzuolo del Friuli. Infine la terza proposta potrebbe essere dell'olandese Multicorporation, azienda leader nella riqualificazione di aree urbane. Tra le nuove richieste ci potrebbero essere anche quelle di Assicurazioni Generali e della Save, la società che gestisce l'aereoporto di Venezia.