“Mentre il positivo andamento delle prenotazioni primaverili ed estive non smette di delineare un concreto cambio di rotta per il turismo romano – dopo la drammatica e lunghissima crisi del settore dovuta al Covid ed agli aumenti delle bollette – normative riguardanti la mobilità cittadina divenute a dir poco anacronistiche continuano a limitare l’attività degli alberghi rischiando di porre un insensato freno alla ripresa. In particolare, agli hotel è tutt’ora inibito l’uso delle aree antistanti agli ingressi per salita e discesa passeggeri e carico/scarico bagagli da bus turistici, taxi e NCC, impedendo lo svolgimento delle normali attività di ospitalità e ostacolando nei fatti il pieno rilancio del comparto, anche in termini di attrazione di nuovi investimenti; determinando nei fatti un incoerente balletto tra spinta allo sviluppo complessivo e razionale dell’economia turistica ed incongruenti impedimenti a che questo si realizzi”. Ad affermarlo il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli, che interviene nell’attuale dibattito mediatico.
“Dopo un anno il cui il costante e prezioso sostegno del Sindaco Gualtieri e l’indefessa attività dell’Assessore a Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Onorato hanno permesso al turismo romano di rialzare la testa appare una contraddizione in termini che l’Assessorato romano alla Mobilità continui a porre intralci alle attività turistiche – ha detto Roscioli – Il nostro auspicio è che si trovi al più presto soluzione alle attuali problematiche legate alla mobilità permettendo agli hotel di almeno 40 camere, come in passato, di utilizzare le aree antistanti per far scendere e salire passeggeri e caricare e scaricare bagagli. Il problema riguarda concretamente categorie deboli come quella dei disabili, degli anziani e dei genitori con bambini piccoli, di cui va tutelata la piena sicurezza ed incolumità nel raggiungere la struttura di soggiorno garantendo dei minimi tempi di sosta da parte ad esempio dei pullman turistici, i quali, una volta completate le operazioni di discesa dei passeggeri, potrebbero immediatamente ripartire non congestionando quindi in alcun modo l’area. Il rischio che altrimenti corrono le nostre imprese ricettive, vere protagoniste dell’attuale rinascita di interesse verso Roma, non è solo quello di perdere una fetta consistente di clientela, ma anche di disincentivare gli investimenti sul nostro territorio per quanto riguarda la riqualificazione dell’offerta”.