“Il Colosseo sta per chiudere e guardate la fila che da ore s’è creata nella speranza di comprare un biglietto. Caro ministro Sangiuliano, nonostante i suoi annunci circa il fatto che col biglietto nominale si sarebbe risolto tutto, la situazione è addirittura peggiorata”. Ad affermarlo l’assessore al Turismo di Roma Capitale Alessandro Onorato in un video su Instagram, girato nel corso di un sopralluogo con le Iene (clicca qui per vedere il servizio).”Ci vogliono dalle 2 alle 4 ore – dice ancora Onorato – per poter comprare un biglietto perché ci vuole tempo per inserire nome e cognome. Quindi se la Soprintendenza archeologica del Colosseo non aumenta gli sportelli non ci vuole molto a capire che la fila sarebbe diventata chilometrica. Con persone che dopo tutte queste ore rischiano anche di non poterlo comprare il biglietto. Poi, una volta comprato il biglietto, l’esperienza drammatica del Colosseo continua per entrare perché gli ingressi sono solo due. Per cui dopo le 2-4 ore di fila se ne fa da una a
una e mezza per entrare. Gli acquisti on line con i ‘bot’ per comprare migliaia di biglietti in massa, nonostante il biglietto nominativo, continuano – prosegue l’assessore – Questo perché il software utilizzato dalla Soprintendenza non è adeguato. I bot inseriscono invece del nome e del cognome i punti interrogativi o i trattini, per poi cambiare i nomi entro le 72 ore prima. Quindi la situazione è addirittura peggiorata.
Questa è una vergogna che Roma non può subire – conclude Onorato – Ministro Sangiuliano, siamo pronti a collaborare. Perché non ci incontriamo e magari ascoltate anche le nostre di proposte, perché evidentemente le soluzioni che vi propongono non sono adeguate. Non so cos’altro dobbiamo documentare. Venga qui, ministro, per capire che la situazione è insostenibile”.
una e mezza per entrare. Gli acquisti on line con i ‘bot’ per comprare migliaia di biglietti in massa, nonostante il biglietto nominativo, continuano – prosegue l’assessore – Questo perché il software utilizzato dalla Soprintendenza non è adeguato. I bot inseriscono invece del nome e del cognome i punti interrogativi o i trattini, per poi cambiare i nomi entro le 72 ore prima. Quindi la situazione è addirittura peggiorata.
Questa è una vergogna che Roma non può subire – conclude Onorato – Ministro Sangiuliano, siamo pronti a collaborare. Perché non ci incontriamo e magari ascoltate anche le nostre di proposte, perché evidentemente le soluzioni che vi propongono non sono adeguate. Non so cos’altro dobbiamo documentare. Venga qui, ministro, per capire che la situazione è insostenibile”.