sabato, 20 Aprile 2024

Colosseo sempre più inclusivo con l’arrivo del Baby Pit Stop dell’Unicef

Alla vigilia della World Breastfeeding Week, la Settimana Mondiale dell’allattamento materno (1-7 agosto), al Colosseo ha aperto i battenti il Baby Pit Stop promosso dall’Unicef, uno spazio tutto riservato alle famiglie dove le neo-mamme possono allattare in serenità e (anche i papà) cambiare un pannolino durante il percorso di visita o magari solo ritagliarsi un momento di tranquillità con il proprio piccolo.
Due ambienti ricavati al secondo livello del monumento, allestiti con il sostegno di Ikea Roma che ha donato gli arredi, tra colori pastello e accessori dedicati, qualche piccolo giocattolo. E poi comode poltrone, lavabo, fasciatoi. Un angolo di tranquillità, nel pieno del fiume di visitatori che il Colosseo è tornato ad accogliere.

“Il Baby Pit Stop è un valore aggiunto, perché offriamo anche una maggiore accoglienza, soprattutto alle donne che allattano il proprio figlio e che devono poter venire a visitare un luogo iconico come questo con la serenità di essere ben accolte. Poi fa piacere vedere tanti bambini. Gli stranieri da sempre sono abituati a viaggiare anche con i figli piccoli. E devo dire che questa ripresa dopo il Covid ha coinvolto di più le famiglie. In Italia la Settimana per l’allattamento al seno è la prima di ottobre, quando tutti saranno tornati dalle vacanze. Per l’occasione offriremo anche laboratori per bambini e famiglie, con giochi e visite guidate”, dice Alfonsina Russo, DG del Parco Archeologico del Colosseo.
“Questa iniziativa rientra in un progetto nazionale che seguiamo da tanti anni per promuovere e facilitare la pratica dell’allattamento al seno – spiega il direttore generale dell’Unicef Italia, Paolo Rozera – In Italia stiamo migliorando da questo punto di vista, ma dobbiamo ancora lavorarci. L’allattamento al seno è importantissimo per la salute del bambino e della mamma ed è anche un modo per risparmiare, perché un bambino che prende il latte materno è più forte, resiste di più a varie malattie e non ricorre alle cure del Sistema sanitario nazionale. Di spazi come questo – aggiunge – ne abbiamo realizzati più di 900, anche agli Uffizi a Firenze e ai Musei Civici di Venezia. E per me questi hanno un valore decuplicato dal luogo, perché l’educazione al bello è fondamentale per educare alle cose belle della vita. Poter allattare al seno qui è un momento speciale e un segnale per tutti, non solo per le neo-mamme”.

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