“Una sentenza che mette un punto a una visione retrograda”. È quanto ha commentato Giovanni Puglisi, presidente commissione nazionale italiana Unesco, in merito alla decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso avanzato dal Codacons contro l'assegnazione al Gruppo Tod's di Diego Della Valle della sponsorizzazione dei lavori di restauro del Colosseo.
"Bisogna cominciare a guardare ai beni culturali come a un asset importante del Paese – ha spiegato Puglisi – e proprio in questa direzione va il dispositivo del Consiglio di Stato, che responsabilizza sia i privati che il pubblico. Esso non dice 'regaliamo il Colosseo a Della Valle', bensì 'Della Valle può intervenire in una operazione di recupero culturale'. È chiaro che tutto questo non significa trasformare il Colosseo in una grande scarpa o in una grande borsa, ma dargli la possibilità di essere riqualificato, valorizzato, meglio fruito. Quindi non si tratta di un'operazione di commercializzazione. La sentenza del Consiglio di Stato – ha aggiunto – è importante perché incoraggia gli investitori stranieri. Io so che ci sono grandi fondazioni estere innamorate del nostro patrimonio culturale e che sono interessate e forse anche disponibili a realizzare interventi di questo genere. D'altro lato – ha concluso Puglisi – il Gruppo Wuerth ha sostenuto i lavori di restauro della Cappella Palatina di Palermo senza poi tanti fronzoli e scandali".
