Tanti ritratti dell'eroe dei due mondi, insieme ad armi, bandiere, stampe. Ma anche una valanga di oggetti con la sua effigie, dagli orologi da tavolo agli utensili di uso più comune, che raccontano come fosse grande e diffusa da subito la sua popolarità. Alle soglie del 2011, una grande mostra dedicata a Giuseppe Garibaldi, 'Tutt'altra Italia io sognavo', anticipa le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità.
"Forse ancora oggi l'italiano più noto nel mondo", sottolinea aprendo la rassegna a Castel Sant'Angelo con il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, il presidente del Comitato 150 anni, Giuliano Amato.
Nelle mura di Castel Sant'Angelo, dove furono tra l'altro imprigionati molti eroi del Risorgimento, la rassegna si apre con la spedizione dei Mille. Sala dopo sala si ripercorrono episodi importanti della vita di Garibaldi, dalla Repubblica romana del 1848-49 alle battaglie in Sud America, dalla disperata ricerca di sconfiggere i francesi per annettere Roma alla difesa delle idee rivoluzionarie della Francia nel 1870. Chiude il percorso, dopo una sala dedicata agli innumerevoli ritratti dell'epoca, un ritratto modernissimo dell'eroe, pennellato in bianco e nero e firmato da Francesca Leone, figlia di Sergio, il regista di C'era una volta in America.
la mostra sarà visitabile fino al 3 aprile, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. Subito dopo, Castel Sant'Angelo ospiterà un'altra mostra, sempre per le celebrazioni 2011, incentrata sul recupero e la salvaguardia del patrimonio artistico italiano.