Il Parco archeologico del Colosseo ha presentato il nuovo piano ticketing. “Dall’1 novembre il biglietto ‘Basic’ che comprende Colosseo, Foro e Palatino – spiega il direttore del Parco Archeologico, Alfonsina Russo – passerà da 12 a 16 euro (+33%). Già ora intanto è possibile acquistare il nuovo biglietto ‘Super’ a 16 euro che permette di visitare Foro Romano, Palatino e siti Super (Museo Palatino, Casa di Augusto e di Livia, Aula Isiaca e Loggia Mattei, Criptorportico Neroniano, Santa Maria Antiqua con oratorio dei Quaranta Martiri e Rampa Domizianea, Tempio di Romolo). Sempre da novembre ci sarà poi il biglietto ‘Full Experience’ a 22 euro che durerà 2 giorni e consentirà la visita completa: Colosseo, Arena, Foro, Palatino e siti Super”.
Ben 60 milioni di persone, pari allo 0.8% della popolazione mondiale, hanno visitato il tesoro di Roma negli ultimi 10 anni. “Il numero di visitatori – dice la Russo – è in continua e forte crescita, anche superiore a quella dei turisti in arrivo a Roma. Il parco del Colosseo è il quarto sito culturale più visitato al mondo (prima solo il Louvre, la Grande Muraglia Cinese e il museo nazionale di Pechino) ed è il maggiore attrattore culturale d’Italia, al primo posto per numero di visitatori. Negli ultimi vent’anni la crescita è stata costante fino a raggiungere i livelli massimi di capienza “.
La Russo ha sottolineato come l’attuale biglietto del Parco a 12 euro (che non subisce aumenti dal 2008) sia tra i meno cari nell’ambito dei principali siti mondiali: costa di più una visita al Met (22 euro) o al Natural History di New York, al sito dell’Esercito di terracotta, a Versailles, ai Vaticani, al Louvre, a Pompei, al Pompidou o al museo D’Orsay. E anche di molti dei principali musei italiani sono più cari, dagli Uffizi (20 euro), ai musei di piazza San Marco a Venezia, la Venaria Reale, Pitti, Pompei, la Galleria Borghese, il Mann, Castel Sant’Angelo, l’Egizio e il Ducale.
In aumento anche l’offerta culturale: “L’11 aprile – spiega il direttore – prevediamo di aprire il palazzo di Nerone sul Palatino, la cosiddetta Domus transitoria. Questo sarà l’incipit per un nuovo percorso, quello neroniano, che lega il palazzo sul Palatino distrutto dall’incendio del 64 con quella che sarà la reggia per eccellenza, ovvero la Domus Aurea sul colle Oppio. Verso fine anno apriremo anche la Domus Tiberiana, cioè le viscere del Palatino con il clivus della Vittoria. Infine, stiamo lavorando nella Domus Aurea anche per questo: nuove illuminazioni e allestiremo un’importante mostra dedicata a una delle grandi scoperte del Rinascimento ovvero le grottesche della Domus Aurea che tanto hanno ispirato questi artisti da Pinturicchio a Raffaello. E proprio per questo dedicheremo la Domus Aurea a Raffaello nel 2020”.