Scavi Torre Argentina tra erbacce e incuria. Sovrintendenza: convenzione in scadenza


L’erba alta che ricopre reperti archeologici e sacchetti dell’immondizia adagiati sulle balaustre. È l’immagine degli scavi di Torre Argentina, nel cuore di Roma, da tempo lasciati all’incuria tra lo stupore di romani e turisti che ogni giorno passano accanto all’area archeologica.
“La situazione – spiega la Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali – è frutto di una convenzione in scadenza ed è comunque delimitata, dato che la zona è interessata da lavori di conservazione”.  La Sovrintendenza spiega di avere una convenzione al momento in scadenza con il Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) per la pulizia delle aree archeologiche con i detenuti in regime di semi-libertà, motivo per cui le operazioni di diserbo sarebbero rallentate. Si garantisce comunque che “a breve si provvederà all’opportuno taglio dell’erba” nell’area di Largo Argentina.

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