venerdì, 22 Novembre 2024

Gualtieri chiede tavolo al governo per rilanciare il turismo romano al collasso

I dati sul turismo preoccupano dopo il colpo del Covid e potrebbero peggiorare con i venti di guerra. L’allarme arriva dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, durante la seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina voluta dal sindaco Roberto Gualtieri, alla presenza anche del ministro Andrea Orlando, sulla crisi del settore.

In una giornata drammaticamente contraddistinta dall’escalation bellica in Ucraina, il ministro a Roma ha voluto rimarcare quanto concretamente fatto, e quanto si farà, per un settore, e per una città come la capitale, entrambi stremati dai due, lunghi, anni di pandemia. Garavaglia ha sottolineato come da un lato la logica dei sostegni, necessaria nel cuore dell’emergenza, abbia visto il riconoscimento ad imprese turistiche e operatori del comparto operanti su Roma di 170 milioni di euro in sostegni economici, cui vanno aggiunti altri milioni di euro derivanti dai complessivi 413 riconosciuti dal recentissimo Decreto Sostegni ter.
Proprio a questo proposito, il ministro ha rimarcato come si stia lavorando in sede emendativa per vedere l’ulteriore riconoscimento di 200 milioni di euro, sotto forma di decontribuzione al fine di incidere positivamente sulle imprese turistiche attive e rispondendo così, anche mediante sistemi di integrazione salariale, alle giuste richieste dei lavoratori del settore, finalizzate al mantenimento dei livelli occupazionali.
Il ministro ha poi sottolineato l’ineludibile vocazione di Roma al turismo. In questa prospettiva è necessario porre a sistema il Giubileo 2025, Expo 2030, attivando le migliori energie per la programmazione e la pianificazione di eventi, interventi e strutture, dalla valorizzazione di Tor Vergata in previsione Expo 2030 agli interventi su Monte Mario, il Mons Gaudii, nella generale ottica dei Cammini giubilari.
“La vera ripartenza – ha quindi sottolineato – ci sarà con l’arrivo di turisti. Non ci saranno mai sostegni sufficienti per coprire il buco e non è pensabile di continuare in eterno con sussidi per il settore. Serve far tornare i turisti. E l’ultima ordinanza di Speranza che ha completamento aperto ai flussi anche con regole semplici, consentirà di avere flussi più importanti. I dati già buoni in previsione dell’estate, diventano ottimi”.

Anche il sindaco Gualtieri ha espresso la sua preoccupazione annunciando la richiesta fatta al Governo per l’istituzione di un tavolo per uscire dall’empasse che vive il settore. “I dati relativi all’impatto delle chiusure determinate dalla pandemia sul comparto del turismo in particolare a Roma, sono durissimi. Nel 2021 a fronte di un calo di presenze del Paese del 36 %, a Roma è  stato dell’80%. Oggi su 1.200 hotel, 410 sono chiusi. Basti pensare alle procedure di licenziamento in corso in molti di questi hotel: 160 licenziamenti allo Sheraton, 47 Majestic, 41 Cicerone, 51 Ambasciatori Palace. Senza pensare alle imprese più piccole. Una situazione drammatica che i venti di guerra rendono ancora più drammatica.  Il dialogo con il Governo, le forze produttive e la Regione Lazio ha prodotto un risultato potenzialmente molto utile: costruire insieme un ‘Tavolo di crisi sul Turismo a Roma’ che ha un duplice obiettivo. Da una parte assorbire gli impatti della crisi salvaguardando la tenuta del settore e dell’occupazione, dall’altra un’efficace strategia di rilancio dell’intero comparto. Bisogna inoltre prolungare i sostegni diretti del Governo e utilizzare, in modo più mirato e coerente, una serie di strumenti che già esistono ma che non sono adeguatamente utilizzati. Il turismo è la vocazione di Roma e ce la metteremo tutta per portarlo fuori dalla crisi e rilanciarlo come merita”.

‘Roma merita la giusta attenzione. Ora ci aspettiamo degli impegni precisi dal Governo, perché il prezzo della pandemia lo pagano le grandi città d’arte e Roma più di altre. Da soli non ce la possiamo fare, è un dato oggettivo. Ci aspettiamo che il governo Draghi sostenga concretamente il tessuto cittadino, ormai gli alberghi sono svenduti a prezzo di saldo non necessariamente per logiche di mercato ma perché costretti”, ha detto l’assessore al Turismo del Comune di Roma, Alessandro Onorato, intervenendo alla seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina dedicata alla crisi del settore.

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