martedì, 19 Novembre 2024

Vita Nova, a Villa d’Este l’arte in Italia alla luce del nuovo millennio

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ celebra Dante Alighieri in occasione dei Settecento anni dalla morte, con un nuovo appuntamento espositivo ‘Vita nova: arte in Italia alla luce del nuovo millennioì (Villa d’Este, 19 marzo – 5 giugno 2022), che prevede una ricognizione sulla giovane arte italiana nei due decenni che hanno caratterizzato il cambio di secolo, dal 1990 al 2010.
Come Dante rappresenta l’idea di una lingua comune italiana, così la proposta si interroga sulla persistenza o meno di uno specifico culturale del nostro Paese: di un lessico visuale condiviso fra gli esponenti più rappresentativi di
quelle generazioni, componendo un vero e proprio indice della creazione italiana contemporanea.
Questo episodio espositivo, come il precedente che era legato alla sfera dei collezionismi privati e degli artisti, gode del sostegno del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, prende le mosse da una serrata ricognizione scientifica su opere dal carattere museale.
Protagonisti della rassegna sono soprattutto i prestiti del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che contribuisce con le sue collezioni, a definire un panorama quanto più possibile esaustivo del fermento e delle problematiche che contraddistinguono la ricerca visiva in Italia nella stretta contemporaneità.
“Vita nova – dice Andrea Bruciati – rappresenta la prima utopica ricognizione sull’arte italiana all’alba del nuovo millennio; essa si innesta sull’assetto monumentale delle VILLÆ, interpretando lo spirito dei luoghi alla luce di una rinnovata sensibilità, vicina alle esigenze e alle istanze dell’uomo contemporaneo. Se nella prima sezione del progetto espositivo protagoniste erano le raccolte private, ora attingiamo alla prestigiosa collezione pubblica di arte contemporanea del MAXXI, cui affianchiamo, ai fini dell’esaustività della ricostruzione e della narrazione, altre opere imprescindibili della ricerca artistica nel ventennio considerato, riconducibili ad autori come Gianni Caravaggio, Paola Pivi e Nicola Verlato. Al nuovo focus espositivo seguirà, secondo delle diverse prospettive scientifiche che approfondiranno lo studio di un periodo ancora in fase di sedimentazione, la pubblicazione di un prodotto editoriale in ben tre volumi con saggi critici dei protagonisti di quel contesto culturale, con schede esaustive dei 100 artisti segnalati e con un inedito ed ampio apparato iconografico delle 100 opere che hanno contrassegnato il periodo, dedicato proprio alla auspicabile vita nova dell’arte italiana”.

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