I tassisti romani tornano alla carica e inviato una lettera al Comune con una lista di richieste. In assessorato è arrivata solo ieri, e la
stanno valutando. Ma intanto le loro istanze, anticipate dal Corriere della Sera, sono già di pubblico dominio.
A Piazza Venezia il Comune ha apportato dei primi aggiustamenti alla viabilità, ma agli autisti non basta: la situazione è lo stesso “molto critica, quasi impraticabile – afferma Ivo Speziali di Uritaxi Roma – Ci vogliono 10 minuti per attraversare la piazza”. “Se un giorno normale facevamo 12, 13 corse – aggiunge Alessandro Atzeni di Uil Trasporti Lazio – oggi ne facciamo 8. Le persone ci fanno fermare perché fanno prima a piedi, e noi rimaniamo bloccati nel traffico senza possibilità di svicolare e prendiamo il compenso per mezza corsa”. Per questo, sostengono, servirebbe una compensazione, un ‘gettone’ da tre euro a corsa come misura emergenziale, mentre si tratta sulla riforma strutturale delle tariffe.
La questione è ben più ampia delle code ai piedi del Vittoriano. Il boom del turismo post-Covid ha fatto schizzare la domanda e – aeroporti a parte – non in tutta la città è sempre agevole trovare un’auto. Il Sindaco di Roma Gualtieri, qualche settimana, fa ha convocato le categorie e ha illustrato il suo piano: servono mille licenze in più. Per i tassisti sono troppe – loro proponevano 300 – ma sul punto il sindaco è apparso
irremovibile: mille ne servono e mille ne daremo. Sugli altri aspetti della trattativa, però, il segnale del Campidoglio è che si può ragionare, ed è in questo quadro che si potrebbe interpretare il pressing (anche mediatico) portato avanti dagli autisti. Le tariffe, innanzitutto, ma nella lettera di ieri ci sono anche altre proposte: l’apertura di alcune preferenziali a partire da via dei Fori Imperiali, la Ztl chiusa fino alle 20 e nel weekend, la sospensione della tariffa fissa da e per Fiumicino e Ciampino, le targhe alterne in centro per i veicoli privati. I tecnici dell’assessorato dalla Mobilità guidato da Eugenio Patanè stanno valutando il documento, e non è escluso che, nell’ambito del tavolo già aperto con i sindacati, alcune delle proposte possano essere prese in considerazione.