sabato, 27 Aprile 2024

Tassa soggiorno, a Roma si pagherà anche per andare in spiaggia

‘Svolta epocale’ per Cutrufo e secondo Alemanno il contributo va esteso a tutti i comuni turistici

Arriva la tassa di soggiorno e non solo per hotel e altre tipologie ricettive. Dal primo gennaio 2011 si pagherà un euro anche per ogni giro in battello o su un bus sight-seeing, nonché per l'ingresso in uno degli stabilimenti balneari di Ostia.
"La delibera è frutto di una lunga concertazione – sottolinea il vicesindaco Mauro Cutrufo – è una svolta epocale: ci mettiamo in linea con le grandi capitali del mondo e facciamo in modo che diano il loro contributo alla città anche i 28 milioni di turisti che arrivano ogni anno. Quanto incasseremo non coprirà il debito, ma la spese corrente e cioè servizi a cittadini e turisti. Inoltre una cifra mai così cospicua andrà alla promozione turistica".
Sono esonerati in ogni caso i residenti a Roma e i minori di dieci anni, ma anche guide e autisti di gruppi turistici con più di 25 persone. Niente tassa, inoltre, per i malati che vengono nella Capitale per terapie e per la persona che accompagna un malato ricoverato (entrambi i genitori se si tratta di un minorenne). Tutti gli altri turisti pagheranno tre euro a notte (per un massimo di dieci notti) negli hotel a quattro o cinque stelle, due euro negli altri alberghi, ma anche in agriturismi, bed and breakfast, aree attrezzate per la sosta temporanea, affitta camere e appartamenti per vacanze. Di un solo euro al giorno (per massimo cinque giorni), invece, la tassa per chi sceglie il campeggio, con esonero per gli under 14. Esclusi gli ostelli della gioventù.
E dopo che il premier Silvio Berlusconi si è detto favorevole a "tassare con un euro al giorno i turisti", oltre che a Roma, anche a Firenze e Venezia, i rispettivi primi cittadini delle due città – Matteo Renzi e Giorgio Orsoni – condividono l'idea di introdurre un ticket turistico nelle due città. Del resto, per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che è anche presidente del consiglio nazionale dell'Anci, "il contributo di soggiorno è una necessità non solo per Roma, ma per tutti i comuni a vocazione turistica''.

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