Un centinaio di manifestanti ha partecipato al presidio indetto da Linea condivisa, associazione fondata dal consigliere regionale Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) con l’obiettivo di unire movimenti civici e associazioni di sinistra, contro la legge della Regione che blocca i finanziamenti alle strutture turistiche che negli ultimi 3 anni hanno ospitato migranti.
Al presidio hanno aderito varie sigle, tra cui Cgil, Pd, Rifondazione Comunità di San Benedetto, Arci.
“Questa legge discriminatoria lancia un messaggio molto brutto – dice Pastorino – da una parte decide di discriminare chi a suo tempo ha risposto a un appello dello Stato che da solo non poteva gestire l’accoglienza, dall’altra ha effetti retroattivi nei confronti di aziende che si sono mosse con norme per cui era possibile fare quel tipo di operazione”. Per Pastorino è “una situazione che fa a pugni con il diritto, una legge rilanciata dalla Regione perché il presidente Toti è trainato da Lega e da Fratelli d’Italia”.
Contro la legge, giudicata dai partecipanti al presidio “incostituzionale” potrebbe essere proposto un ricorso alla Corte costituzionale nel caso qualche albergatore decidesse di rivolgersi al tribunale. “L’alternativa che stiamo valutando – prosegue Pastorino – è quella di ricorrere all’autorità garante della concorrenza e del mercato, visto che la stessa associazione degli albergatori ha sollevato la questione”.