“Una gestione dei flussi turistici scientifica, che parta dai dati di arrivi e presenze e che preveda un ufficio centralizzato alle Cinque Terre per gestire i gruppi e geolocalizzare le presenze, come avviene in alcuni ‘parchi divertimento’ del mondo”. È la proposta di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria che ha incontrato nella sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre le istituzioni del territorio dopo il grido di allarme lanciato per la ressa registrata nel periodo dei ponti primaverili nei cinque borghi spezzini.
“Un problema di governance che dobbiamo affrontare in una cabina di regia con il nuovo presidente. L’intesa con il Ministero sul nome di Donatella Bianchi non si è ancora concretizzata in un decreto, è inconsueto dopo un mese”.
L’obiettivo comune è di ricalibrare l’offerta turistica verso un turismo sostenibile e consapevole, di qualità. Toti pensa, oltre all’ufficio di accoglienza e gestione centralizzato, anche alla geolocalizzazione dei presenti “ai quali si potrà addebitare direttamente sul cellulare il passaggio su un sentiero dove è previsto un ticket” e l’eventuale incremento del costo della Cinque Terre Card (che permette l’accesso a tutti i sentieri al costo di 7,5 euro o 16 euro compreso il biglietto del treno) in periodi di particolare afflusso o per i gruppi. Non ultimo la pianificazione di investimenti dedicati “ma con un timing e una progettualità definiti”.
Intanto mercoledì in Regione a Genova si svolgerà un nuovo tavolo con le istituzioni, sindaci e Parco: Toti ha chiesto di portare proposte e dati su cui lavorare. Nella riunione verranno analizzati i dati numerici, dai pernottamenti alle Carte parco, fino ai biglietti ferroviari e i piani di Protezione Civile, in modo da operare uno screening completo della stagione turistica e individuare punti di forza e criticità.