Parco Cinque Terre punta su IA per tutelare il territorio


Le Cinque Terre soffrono i numeri altissimi del turismo e quindi vanno tutelate. Tanti i modi per organizzare i flussi ed evitare la sofferenza del territorio e adesso il presidente del Parco Lorenzo Viviani parla anche di Intelligenza artificiale. Lo ha fatto in un’intervista al Secolo XIX. Il progetto è già decollato: un ‘portale predittivo’ in grado di dare tutte le informazioni ai visitatori, nel tentativo di governare i flussi enormi che si abbattono soprattutto durante i week end e durante i ponti festivi.

“Più che di overtourism – ha detto Viviani – parlerei di giorni di affollamento. La cosa deve essere presa anche positivamente, il turismo ha portato ricchezza, è una situazione che può e deve essere gestita. Partiamo dal fatto che viene visitata una piccola parte del territorio e del Parco – ha detto Viviani – Si parla solo del 4%, perché la maggior parte dei visitatori si fermano nelle principali vie dei borghi e non vanno oltre. Poi abbiamo dei periodi dell’anno assolutamente tranquilli. Ci sono picchi durante i ponti e noi come Parco già mettiamo in atto sulla nostra rete sentieristica una serie di interventi, sia per garantire la sicurezza sui nostri muri a secco, sia per la conservazione degli stessi e della biodiversità del Parco, perché comunque si cammina su una storia secolare”.

Il progetto dello ‘sportello predittivo’ ha già visto “un accantonamento dei fondi. È un portale che darà la possibilità, con il cofinanziamento che arriverà da Regione Liguria e dal ministero del Turismo, di dare tutte le informazioni. In principio a chi gestisce i grandi flussi turistici ma sarà uno strumento a disposizione di tutti. Entrerà in gioco anche l’intelligenza artificiale, elaborando i parametri utili nella gestione dei flussi turistici”.

Viviani ricorda, tra le iniziative intraprese, anche il tema della Carta europea del turismo sostenibile. Noi abbiamo oltre 100 strutture all’interno dell’area geografica del Parco che hanno ottenuto questo marchio distintivo di qualità ambientale. C’è un regime scontistico molto elevato che abbassa notevolmente anche il costo dei trasporti via treno. Serve a cercare di mantenere le persone sul territorio per più giorni senza avere quella massa che arriva, si fa il selfie e se ne va via. Ma è un problema generalizzato in Italia il turismo che arriva in giornata e non si ferma sul territorio, è un grande problema globale”. Ma non si parli di ‘numero chiuso’ che, secondo Viviani, “non è una soluzione, bisogna lavorare in maniera più ampia prima di arrivare a imporre delle misure coercitive. Quando vieti hai fallito una missione. Ci vogliono pratiche di sostenibilità, conservazione ambientale, protezione, biodiversità”.