Genova è la 'capitale' dei cantautori: dal bar 'Berto' in piazza delle Erbe dove Fabrizio De Andrè giocava a carte con gli amici, a vico Carabaghe dove Gino Paoli trovò l'ispirazione per il soffitto viola de 'Il cielo in una stanza'. Sono alcuni dei luoghi della scuola genovese della canzone d'autore raccontati da Vittorio De Scalzi nel museo 'viadelcampo29rosso'.
Ad illustrare le tappe di questo lo stesso De Scalzi, armato di Esteve, la mitica chitarra di Faber, e con le parole di Tenco, incantando il pubblico dei vicoli con 'Un giorno dopo l'altro'. Il percorso prosegue in altri luoghi suggestivi come la casa del poeta Riccardo Mannerini, con cui De André scrisse alcuni testi, dove abitò per vari mesi oppure la panchina di via Cecchi dove, da giovani, De Scalzi, i fratelli Reverberi, Bruno Lauzi e Umberto Bindi si scambiavano idee musicali. E poi: le friggitorie nel centro storico de 'A Cimma', canzone in dialetto genovese di Faber dedicata al piatto tipico; il panificio 'Il Punto' in via Sottoripa, dove uno scatto degli anni '60 immortala Fabrizio insieme al figlio Cristiano e il borgo marinaro di Boccadasse, dove si affaccia la soffitta vicino al mare di 'C'era una volta una gatta'.