Dopo Milano e Roma, Uber sbarca anche a Genova. Ma anche qui la app che mette in contatto diretto guidatori di auto e passeggeri per un servizio tra privati solleva un vespaio di polemiche. “Con questa applicazione – sostiene l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco – mi sembra si evadano le regole generali del settore, si genera concorrenza sleale verso i taxi e non si definiscono le garanzie per gli utenti anche in termini di copertura assicurativa”.
Ma mentre la Regione attacca e il Comune studia la possibilità di avviare azioni legali, Uber va avanti. "Genova è una scelta naturale, il capoluogo ligure si sta trasformando, ha sviluppato l'università, ha incrementato il turismo, è sempre più frequentata da giovani e da stranieri che hanno bisogno di soluzioni innovative per spostarsi e per visitarla", dice Benedetta Arese Lucini, General Manager di Uber in Italia.
Con questo servizio chi ha una macchina può iscriversi al servizio come guidatore per condividere tragitto e costi e chi deve spostarsi in città può scaricare la app che poi invierà la richiesta in automatico al driver più vicino. Il debutto a Genova è gratuito fino al 10 ottobre.