“Nella nostra regione c’è davvero tutto, a volte ci manca proprio la consapevolezza di essere una delle regioni più belle d’Italia e del Mediterraneo e quindi noi lavoriamo proprio su questa consapevolezza che devono avere tutti i liguri anche quelli che il turismo non lo fanno”. Lo ha affermato l’assessore Giovanni Berrino allo stand della Regione durante il TTG Travel Experience.
“È un po’ una caratteristica della nostra ‘liguritudine’ ma anche nel Patto del turismo abbiamo dato l’indicazione, filosofica direi, di fare rete il più possibile e lavorare in sinergia proprio per trascinare anche chi potrebbe rimanere indietro. C’è davvero tanto da vedere e da scoprire in tutto il territorio – ha detto Berrino – Avevamo timori a inizio stagione dato che il nostro è un turismo per la metà straniero e abbiamo tanti viaggiatori anche dal Nord Europa. Avevamo anche il problema del tardivo annullamento del coprifuoco e ne abbiamo risentito molto a giugno e a luglio. Abbiamo poi avuto un agosto fantastico che è arrivato a livelli di presenze del 2019, quindi è un anno di grande successo. Abbiamo registrato un aumento dell’1.5% degli italiani che già l’anno scorso ci avevano salvato la stagione e una diminuzione del solo 4% tra gli stranieri e questo tendendo conto che inglesi, russi e americani non ne abbiamo avuti”.
Secondo Berrino il merito è di tutta la filiera del turismo ligure: “Gli albergatori, i ristoratori, i balneari, davvero tutti quanti, si sono fatti trovare pronti in un momento in cui non era scontato”. E con i turisti che tornano si è già riproposto, ad esempio alle Cinque Terre, il problema dell’overtourism? “Quest’estate – ha aggiunto Berrino – abbiamo avuto le prime avvisaglie ma, con quello che tutta l’Italia ha passato, un po’ ce lo auguriamo… Meglio governarli i troppi turisti che rimpiangerli! Abbiamo avuto dei momenti che i treni erano al limite nelle Cinque Terre ma abbiamo rimesso l’offerta che c’era nel 2019, cioè 99 treni al giorno che vanno avanti e indietro per 30 km. Anche le spiagge sono state prese d’assalto ma abbiamo gestito tutto molto bene”.
L’altro settore in crescita è quello enogastronomico: “La grande sorpresa del 2019 – ha concluso Berrino – erano state le presenze autunnali e invernali (+10%) in contemporanea con la vendemmia e la molitura delle olive e su quello dobbiamo puntare”. Nonostante i buoni risultati la regione non si ferma: “Abbiamo già previsto una presenza “aggressiva” per conquistare i mercati esteri partecipando a fiere e venti a Londra, Cannes, Milano, Berlino e Dubai all’interno di Expo”.