"Visto l'andamento dei mercati sarebbe stato un suicidio collocare ora la Sea in Borsa". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia nell'illustrare al consiglio comunale di Milano la delibera per la cessione di una quota di minoranza della società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e di Linate di cui attualmente il Comune detiene l'84,6%.
Davanti al consiglio comunale, il sindaco ha difeso con forza la decisione di predisporre un'offerta di vendita articolata su due differenti opzioni ma con la stessa base d'asta da 385 milioni di euro: la vendita del 20% di Sea abbinata alla cessione del 18,6% della società autostradale Milano Serravalle o in alternativa l'alienazione del 29,75% dell'azienda aeroportuale. "Abbiamo oggi il dovere giuridico, politico, morale e etico – ha detto Pisapia – di far entrare nelle casse del Comune entro il 31 dicembre 340 milioni di euro, senza i quali sforeremmo il patto di stabilità. Ma riteniamo – ha però assicurato il sindaco – che il Comune di Milano debba mantenere il 51% di Sea".
Quindi il primo cittadino ha pubblicamente lodato l'azione del management di Sea, assicurando che non ci saranno cambi al vertice dell'azienda guidata da Giuseppe Bonomi che gestisce gli aeroporti milanesi. "L'azienda – ha detto Pisapia – ha saputo uscire da una situazione di grave crisi e noi dobbiamo dare un segnale di fiducia al suo management".