domenica, 28 Aprile 2024

Presentato il programma di valorizzazione della Valle Camonica

È stato presentato presso la Cittadella Cultura di Capo di Ponte, IMAGO, il programma di valorizzazione della Valle Camonica: un sistema che unisce tutta la Comunità nel processo di trasformazione dell’identità della Valle da concept a brand. Il progetto vede la partecipazione di diversi attori, accomunati da un unico fil rouge: il desiderio di dare pieno valore alla Valle dei Segni al di fuori dei propri confini territoriali, per far conoscere a livello nazionale, e non solo, l’intero sistema della valle, nonché le novità che interesseranno l’area nel corso dei prossimi mesi e anni.

“Siamo orgogliosi di dare vita a questo progetto ambizioso che ha al centro il rilancio della Valle Camonica. È necessario individuare e creare un simbolo, in grado di dare visibilità e riconoscibilità distintiva all’intera Valle. Il nostro obiettivo è quello di mettere in risalto le peculiarità della Valle dei Segni, valorizzandone il patrimonio culturale e riducendo al minimo l’impatto ambientale, aspetto fondamentale per noi Camuni”, ha commentato Alberto Piantoni, Presidente della Fondazione Valle dei Segni.
Il progetto si articola in diversi ambiti di intervento:

– un sistema di 2 nuovi centri, l’Experience Centre di Ceto e l’Experience Lab di Capo di Ponte, che attivano un circuito turistico integrato che lega il patrimonio culturale dei parchi con la rete sentieristica in quota e il percorso ciclopedonale lungo il fiume Oglio, di futura realizzazione.

– una rinnovata identità visuale che valorizzerà la simbologia dei “pitoti” per renderla un visual caratteristico della Valle dei Segni.

– un programma di promozione e comunicazione su scala nazionale che vedrà come momento fondamentale una grande manifestazione: la Festa di segni, immagini e lingue perdute della Valle dei Segni, con l’obiettivo di rileggere il patrimonio storico dell’area con sguardo contemporaneo.

In particolare, nella progettazione è stata dedicata grande attenzione non solo alla valorizzazione del territorio, ma anche alla necessità di assicurare che gli interventi di potenziamento dell’impianto turistico non impattino in alcun modo sulla biodiversità dell’area e sul paesaggio, conservando inalterato l’intero ecosistema. A questo scopo, è nelle sue fasi conclusive uno studio di fattibilità che permetta di entrare nel vivo delle attività operative con il minimo impatto.

 

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