‘Vento’ è il nome progetto proposto dal Politecnico di Milano che prevede la creazione di una pista ciclopedonale di 679 km in gran parte lungo il corso del Po. Ne sono stati realizzati e sono già percorribili solo 100 km, un altro 40% di percorso è pronto ma al momento non utilizzabile e al attualmente solo la regione Piemonte ha trovato i fondi per far partire i cantieri per la parte rimanente di sua competenza. Per realizzare Vento basterebbero 80 milioni di euro, il costo di 3 km di autostrada.
Di grandi vie ciclopedonali in Italia si è parlato in un appuntamento nell’ambito di Myplant&Garden, mostra del florovivaismo e del garden di FieraMilano.
“Quarantamila km di ciclabili tedesche producono 4 miliardi di indotto all’anno – ha spiegato Paolo Pileri, del Politecnico, uno dei creatori del progetto – Vento creerebbe un indotto di 100mln di euro e 2mila posti di lavoro”.
Del resto il cicloturismo muove ogni anno in Europa oltre 44mld di euro, 12 dei quali solo in Germania. Qualcosa di bello comunque anche in Italia c’è, come ad esempio la pista del Mincio, dal centro di Peschiera a Mantova in circa 45 km, un percorso facile, pianeggiante e che offre oltre alle bellezze naturalistiche, la possibilità di visitare piccoli paesi e borghi dal fascino antico.
Altre iniziative poi sembrano in fase di conclusione come la Pista ciclabile del Garda 140 km che permetteranno agli appassionati di immergersi nella ricchezza dell’area gardesana senza scendere mai di sella. Pezzo dopo pezzo l’opera sta prendendo forma e il completamente è previsto entro il 2018. Tutto sulla carta invece ancora il Mi-Lu, cioè la Milano-Lugano, idea che aspira a mettere in collegamento Milano, Varese, Lugano, Locarno e Bellinzona.