giovedì, 7 Novembre 2024

Italianway scommette sulla Lombardia per valorizzare seconde case inutilizzate

Italianway (https://www.italianway.house/), start up innovativa protagonista del settore turismo-hospitality con il primo franchising italiano del vacation rental lanciato a fine gennaio, scommette sulla Lombardia con un progetto molto ambizioso: attrarre, nei prossimi 5 anni, nelle destinazioni già note ma anche nei borghi e nei centri meno conosciuti della Regione, 1 milione e mezzo di viaggiatori ‘affluent’, ovvero con una capacità di spesa medio alta e desiderosi di vivere un’esperienza di soggiorno all’italiana, generando ricadute positive sull’economia locale.

L’azienda, dopo essersi affermata sulla piazza di Milano come primo operatore per numero di immobili gestiti (oltre 500), ha scelto di esportare il suo modello in tutta Italia selezionando scrupolosamente imprenditori locali (https://info.italianway.house/diventa-partner/), come Eugenio Gallina (Lago di Garda), Roberta Marchesi e Paolo Brenna (Como Città e Lago), Monica Pedrana e Veronica Mazzola (Bormiese), Fernando Vicini (Lecco) e Simona Gottschalk (Bellano) che, grazie ad una formazione continua, portino il successo di Italianway nelle più suggestive destinazioni lombarde.

E dagli attuali 11 milioni di euro con cui ha chiuso il 2018, unica start up innovativa del settore a centrare un simile traguardo, l’azienda fondata quattro anni fa da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani conta di chiudere il 2019 con un turn over di 20 milioni di euro per arrivare a superare un giro d’affari di oltre 200 milioni tra 5 anni.

“La Lombardia traina il nostro progetto di franchising nazionale di cui vale il 40%, ogni anno attrae circa 9 milioni di turisti stranieri e come start up che opera proprio nel mercato del turismo-hospitality siamo entusiasti di dare il nostro contributo – commenta l’AD Marco Celani – Secondo i dati della Regione, la crescita del cosiddetto settore extra alberghiero con un eloquente +73% a fronte del 15% delle strutture ricettive tradizionali, parla chiaro e dimostra che il modo di viaggiare è cambiato e che c’è sempre più voglia, soprattutto da parte del viaggiatore internazionale di fascia medio alta che Italianway è in grado di intercettare, per esempio proveniente dal Nord America o dai Paesi scandinavi, di vivere un’autentica esperienza di soggiorno in una casa italiana, che i proprietari ben volentieri ci affidano felici di incassare una rendita senza rischio credito mantenendo il pieno controllo sulla proprietà dell’immobile.

Siamo partiti con Milano, Lago di Garda, Bormio e Lago di Como, destinazioni su cui sempre più proprietari ci chiedono di gestire le loro seconde case inutilizzate ma vogliamo portare questo turismo di qualità dodici mesi l’anno anche nelle destinazioni meno note della Lombardia per questo – continua l’AD di Italianway – cerchiamo nuovi partner locali di talento pronti a diventare imprenditori del turismo 4.0 in tutta la Regione entrando primo franchising italiano del vacation rental, il nostro”.

“Sono circa 6000 gli immobili che Italianway conta di gestire in Lombardia entro 5 anni con un turn over di 81 milioni di euro – spiega il Founder Davide Scarantino – Il nostro è un modello unico in Italia, molto apprezzato dai proprietari che sempre più numerosi ci affidano le loro proprietà visti i tassi di riempimento invidiabili, così come da aspiranti imprenditori del turismo che si candidano ad entrare nella nostra squadra perché hanno capito che questo è un mercato che premia solo chi opera in maniera strutturata, legale e scalabile come fa Italianway.

Gli imprenditori su cui abbiamo scommesso in Lombardia, Eugenio Gallina (Lago di Garda), Roberta Marchesi e Paolo Brenna (Como Città e Lago), Monica Pedrana e Veronica Mazzola (Bormiese), Fernando Vicini (Lecco) e Simona Gottschalk (Bellano) – aggiunge Scarantino – hanno frequentato il nostro Master in Property Management e sono i migliori ambasciatori che potessimo avere. Non stento a credere che a loro siano già arrivate decine e decine di richieste da parte dei proprietari delle seconde case del posto che non vedono l’ora di avere una rendita certa senza pensieri. E siamo pronti a formare tante altre figure come loro perché puntiamo ad attrarre oltre 1milione e mezzo di nuovi viaggiatori nei prossimi cinque anni”, conclude Scarantino, “raccogliendo e versando ai Comuni interessati circa 9 milioni di euro di imposta di soggiorno e all’Agenzia delle Entrate quasi 8 milioni di euro in 5 anni, un vero e proprio tesoretto”.

Per partecipare alla prossima sessione del Master in Property Management organizzato da Italianway, a metà giugno a Milano, ci si può candidare scrivendo ad [email protected]“.

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