Eurobuilding, società di costruzioni e ingegneria naturalistica, presenta il progetto di ampliamento del porto di Civitanova Marche e di rigenerazione delle aree retroportuali con l’obiettivo di disegnare un nuovo e attrattivo waterfront cittadino e di costituire un polo di ricezione turistico particolarmente attento alle esigenze della nautica italiana e internazionale.
L’operazione di rigenerazione – con investimenti stimati in oltre 150 milioni di euro – vedrà l’intervento preponderante di investitori privati che, di concerto con le Istituzioni, realizzeranno un modello virtuoso di gestione e valorizzazione del patrimonio demaniale e del tessuto urbano.
La centralità di Civitanova Marche nell’Adriatico, a metà strada fra Venezia e la Puglia, a 60 miglia dai più suggestivi arcipelaghi croati, rappresenta un’opportunità soprattutto per il segmento dei mega e super yacht italiani e internazionali, intercettando le rotte diportiste che collegano la Grecia all’Italia e poi alla Francia.
La costa adriatica non è attrezzata per l’accoglienza di queste imbarcazioni. Il progetto di Eurobuilding intende dare impulso alla cantieristica nautica, già presente sul territorio, sviluppando un distretto di oltre 45.000 mq dedicato allo stazionamento e al refitting di yacht e super yacht.
L’intervento di Eurobuilding, oltre a mettere in sicurezza il porto, ha l’obiettivo di sanare una brusca frattura del tessuto urbano, restituendo al centro storico cittadino un vero waterfront, ripristinando una continuità al lungomare che attualmente si tronca a nord e a sud del porto, ricollegandolo in una grande “piazza a mare” che diventa il centro nevralgico della città.
Il progetto prevede anche la realizzazione di due nuovi alberghi ed alcune strutture ricettive di ‘short stay’ per un totale complessivo di quasi 650 camere.
Completeranno il nuovo distretto turistico una spiaggia urbana, ampi spazi verdi per la socialità e numerosi spazi commerciali adeguati alla valorizzazione di due dei settori d’eccellenza della Regione: agroalimentare e moda.
L’intervento risolve una situazione che presenta elementi di degrado e una lacerazione del tessuto urbano, che ha risvolti socioeconomici nella città e, più in particolare, crea situazioni di maggior agio e sviluppo alle attività di pesca e commercio ittico. Il progetto prevede di spostare quasi tutte le attività legate alla pesca sulla banchina del molo sopraflutto, dove verranno realizzati servizi per la marineria ed un nuovo e moderno mercato ittico.
L’area demaniale richiesta in concessione dal progetto di rigenerazione sarà dunque dotata di parcheggi, percorsi pedonali, piste ciclabili e ampie aree di verde pubblico. L’intervento sarà improntato ai più avanzati standard relativamente alla sostenibilità ambientale ed all’efficientamento energetico; innescherà anche circoli virtuosi di trattamento dei rifiuti e di recupero delle acque reflue e includendo anche la messa in sicurezza del Fosso Castellaro.