Aeroporti, Aci Europe: sbloccare paralisi diritti aeroportuali
Per l'associazione il blocco ha impedito sviluppo scali italiani


L'Aci Europe, ssociazione dei gestori aeroportuali europei, ha lanciato un appello alle autorità italiane per risolvere a breve e in via definitiva “la decennale paralisi relativa ai diritti aeroportuali, causa principale della mancata modernizzazione degli aeroporti italiani”. 
“Dal 2001 i diritti aeroportuali in Italia sono rimasti sostanzialmente congelati a causa di una combinazione negativa di regolamentazioni inefficaci e di interferenze politiche volte a tutelare interessi particolari, quali quello di proteggere artificiosamente le compagnie di bandiera – spiega una nota di Aci Europe – Questa ha impedito agli aeroporti italiani di rispondere tempestivamente alle pressioni inflazionistiche e di investire adeguatamente per il miglioramento della qualità del servizio ai passeggeri e, ove necessario, per nuove infrastrutture. Mentre Sea ha recentemente ottenuto l'approvazione del proprio Contratto di programma, la situazione rimane invariata per la maggior parte degli aeroporti italiani, tra cui Adr, Save e altri – continua la nota – ciò minaccia la solidità finanziaria degli stessi e danneggia la loro posizione competitiva nel lungo termine, soprattutto in considerazione del fatto che la domanda di trasporto aereo in Europa è ancora destinata a raddoppiare entro il 2035”.

 

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