“Il settore aeroportuale ha bisogno di incentivi, sostegni e progetti”. Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Assaeroporti e Associazione Aeroporti 2030 in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, ricordando che il sistema aeroportuale “è escluso” dal Pnrr. Servono “investimenti per la sostenibilità, siamo fortemente impegnati per la transizione ecologica ma non ci sono finanziamenti riconosciuti nel Pnrr”, hanno spiegato le due associazione.
Il presidente di Aeroporti 2030, Alfonso Celotto, ha ricordato che il calo del traffico è stato del -77% nel 2020 e del -74% nei primi 10 mesi del 2021 rispetto ai valori pre-pandemici del 2019. I dati diffusi da ACI Europe hanno mostrato che a livello europeo, gli aeroporti hanno subito una perdita del traffico pari a -70% nel 2020 e a -69% nei primi 10 mesi del 2021, rispetto ai livelli del 2019. Conseguentemente le perdite subite dagli aeroporti in Europa equivalgono a circa 30 miliardi di euro nel 2020 e circa 29 miliardi per il 2021.
Secondo Aeroporti 2030, associazione che include tra i suoi fondatori Aeroporti di Roma e il Gruppo Save che rappresentano circa il 40% del traffico nazionale, la ricetta per superare l’emergenza deve puntare “sulla definizione di un sistema di trasporti intermodale, che privilegi la sostenibilità, con l’obiettivo della decarbonizzazione accompagnato dall’uso delle energie rinnovabili e dallo sviluppo di carburanti avio-sostenibili (SAF)”. Inoltre, gli aeroporti devono operare in “modalità sempre più digitali per un utilizzo efficace e sicuro delle nuove tecnologie”. Per questo motivo è “auspicabile” che il Governo “approvi in tempi rapidi un nuovo stanziamento” del fondo aeroporti a copertura delle perdite subite e riprenda la riflessione su sgravi fiscali o altre misure di supporto immediato, inclusa la cassa integrazione Covid, che “sta garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali del settore, piuttosto che ragionare su un ulteriore prolungamento delle concessioni aeroportuali”.
