Dal 2000 ad oggi sono stati effettuati oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti negli aeroporti del Sud. Il dato è emerso nel corso della riunione, convocata dal presidente dell’Enac Vito Riggio e dal direttore generale Alessio Quaranta, con i vertici delle società di gestione degli aeroporti delle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna per fare il punto sugli investimenti e sullo sviluppo infrastrutturale del trasporto aereo del Mezzogiorno. L’investimento maggiore è stato fatto in Puglia (410 milioni), seguita da Sicilia (243 milioni) e Sardegna (197 mln).
Fino al 2010 gli investimenti sono stati realizzati attraverso fondi pubblici e comunitari, mentre nel più recente passato con fondi a carico delle società affidatarie della gestione degli scali”, spiega l’Enac precisando che si sono verificati “alcuni scostamenti rispetto a quanto programmato che sono in parte giustificati dai ritardi nell’approvazione dei contratti di programma e in parte ricadono, invece, su criticità di alcune singole società di gestione”. Sulle criticità emerse, appunto, “verranno condotti ulteriori accertamenti attraverso un tavolo istituito ad hoc per trovare soluzioni e favorire il superamento delle criticità stesse”, precisa l’Ente.
La riunione è stata per fare il punto sugli investimenti e sui progetti per i collegamenti intermodali e infatti vi ha partecipato anche la società Rfi, che sta redigendo, su indicazione del ministro dei Trasporti Graziano Delrio, un documento integrato che aggiunga agli investimenti aeroportuali quelli per lo sviluppo della rete ferroviaria e dell’alta velocità. Il documento sullo stato degli investimenti effettuati negli scali del Mezzogiorno sarà disponibile sul portale dell’Enac nei prossimi giorni.
