venerdì, 3 Maggio 2024

India, solo 8 aeroporti su 50 hanno la licenza

Ritardi nella concessione delle autorizzazioni dovuti al boom di nuovi scali

C'è anche lo scalo principale di Mumbai, oltre a quello di Chennai, Calcutta e Pune, tra gli aeroporti indiani che non posseggono la licenza rilasciata dall'ente per l'aviazione civile sulla base dell'aderenza alle norme di sicurezza. Secondo quanto rivela oggi il Times of India, citando una fonte della Direzione Generale dell'Aviazione Civile (Dgca), solo otto dei 50 aeroporti del paese asiatico sono in regola. Eppure, in base alla legge indiana, ogni aeroporto deve avere una licenza di conformità agli standard di sicurezza internazionali che deve essere rinnovata ogni due anni. Negli ultimi tempi, però, in India si è assistito a un boom di nuovi aeroporti e ampliamenti di scali in città minori. Di pari passo è cresciuta la mole di lavoro per le autorità incaricate dei controlli. Dalle pagine del giornale, comunque, il presidente dell'Authority degli aeroporti indiani, A.P. Agarwal, rassicura che "quasi tutti gli aeroporti hanno avviato le procedure per richiedere la licenza e i rinnovi, ma che ci sono dei ritardi a causa della carenza di personale". Se la legge venisse applicata alla lettera, gli aeroporti non autorizzati dovrebbero chiudere paralizzando quindi il traffico aereo. Ma non si tratterebbe solo di un ritardo burocratico. La licenza di 14 aeroporti è scaduta negli ultimi sei mesi.

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