Alla fine l'aeroporto a Sant'Elena si farà. La colonia britannica dove Napoleone morì in esilio nel 1821, nel sud dell'Atlantico, a 2.000 chilometri dalle coste dell'Africa e a 3.000 da quelle americane, verrà collegata con il resto del mondo aprendo le porte al turismo di massa. Ad annunciare la costruzione dello scalo è stato il ministro per lo Sviluppo internazionale Andrew Mitchell.
Il turismo oggi può contare su 950 visitatori l'anno, ma con un aeroporto il numero potrebbe crescere fino a circa 30 mila. Una preoccupazione per gli ambientalisti che cercano di proteggere un ecosistema prezioso, ma un'opportunità da non perdere per far ripartire l'economia della colonia.
Già nel 2005 il Regno Unito aveva annunciato piani per un aeroporto ma nel 2008 tutto era stato sospeso a causa di problemi con i finanziamenti. Ora però un nuovo accordo è stato stretto tra la società di costruzioni sudafricana Basil Read – che progetterà e costruirà l'aeroporto – e il ministero per lo Sviluppo Internazionale, che finanzierà il progetto.
L'aeroporto costerà 200 milioni di sterline e verrà inaugurato nel 2015. Avrà un terminal di 3.500 metri quadrati e in una pista lunga quasi due chilometri in grado di ospitare aerei delle dimensioni di Airbus A320 o di Boeing 737-800. Non ci saranno tuttavia voli diretti dal Regno Unito. Per raggiungere l'isola sarà necessario fare scalo in Sud Africa.