sabato, 27 Aprile 2024

In arrivo la stretta sugli affitti brevi, multe fino a 8mila euro 

Arriva la prima stretta sugli affitti brevi, anche se l’aumento al 26% della cedolare secca, fatta salva la prima casa, si vedrà soltanto con la manovra. Nell’attesa, i nuovi obblighi per i proprietari di casa che affittano ai turisti li fissa il decreto anticipi: estintori e impianti di sicurezza, rilevatori di gas e codice identificativo nazionale assegnato dal ministero del Turismo. Le multe per chi non si adegua arriveranno fino a 8mila euro. Il decreto anticipi entra nella fase finale con una serie di novità, introdotte dagli emendamenti di governo e relatori che da oggi saranno votati dalla commissione Bilancio al Senato, per poi andare in Aula la prossima settimana e il 12 dicembre alla Camera per il voto finale.

Viene quindi introdotto il Cin, il Codice identificativo nazionale per gli affitti turistici concesso dal ministero del Turismo. Chi ne sarà sprovvisto rischia sanzioni da 800 a 8mila euro; per la mancata esposizione del Cin le sanzioni vanno da 500 a 5mila euro. Per chi affitta in forma imprenditoriale, la mancanza di segnalazione certificata di inizio attività (Scia) è punita con una multa da 2mila a 10mila euro. Multe anche per chi non si adegua agli obblighi di sicurezza: da 600 a 6mila euro per le unità immobiliari sprovviste di dispositivi di rilevazione del gas e del monossido di carbonio, nonché di estintori portatili.

Saranno i Comuni a provvedere ai controlli e alle verifiche e ad applicare le sanzioni amministrative relative al nuovo Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, secondo l’emendamento dei relatori al decreto anticipi che introduce il nuovo strumento. Il Comune in cui sia ubicata la struttura turistico ricettiva alberghiera o extra alberghiera o l’unità immobiliare concessa in locazione breve si occuperà dei controlli attraverso i propri organi di polizia locale. Al Comune andranno i proventi delle multe, che verranno destinati “a finanziare investimenti per le politiche in materia di turismo e interventi concernenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti”. Inoltre, per contrastare l’evasione nel settore delle locazioni per finalità turistiche, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza effettueranno “specifiche analisi del rischio orientate, prioritariamente, all’individuazione di soggetti da sottoporre a controllo che concedono in locazione unità immobiliari ad uso abitativo, prive de lcodice identificativo nazionale”.

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