Manovra/2, spunta la tassa sugli affitti brevi
20 Ottobre 2025, 11:20
Mentre si limano le ultime misure, iniziano a circolare le prime bozze della legge di Bilancio, gelosamente custodite da Mef e Ragioneria fin quasi all’ultimo minuto utile. E tra le pieghe dei 137 articoli spunta una novità che non farà piacere al mondo dell’extralberghiero.
Si tratta di un aumento per chi ha una sola casa adibita ad affitto breve: oggetto di un intenso braccio di ferro lo scorso anno, con cui si era riusciti a salvare con una cedolare al 21% le singole abitazioni, ora la tassa piatta viene allineata e sarà per tutti al 26%.
Come si legge su Vita da Host, il blog specialistico dedicato al mondo degli affitti brevi, nella bozza della Legge di Bilancio 2026 è previsto un aumento della cedolare secca dal 21% al 26% su tutte le locazioni brevi, turistiche e non. L’articolo di riferimento è l’articolo 4 del decreto-legge 50/2017. In pratica, dal 1° febbraio 2026, le piattaforme come Airbnb e Booking, così come gli intermediari che gestiscono pagamenti per conto dei locatori, applicheranno una ritenuta del 26%, che diventerà tassazione effettiva per chi aderisce al regime della cedolare secca. Le modifiche si applicano a tutti i contratti di locazione breve (inferiori a 30 giorni), indipendentemente dal numero di immobili. Non solo per chi ha più di un appartamento, ma anche per chi ne affitta uno solo.