Abolire definitivamente i patti di parity rate, ovvero le clausole contrattuali imposte dalle multinazionali dell’intermediazione, che non consentono all’albergo di pubblicare “in chiaro” sul proprio sito alcune soluzioni che sarebbero molto più vantaggiose per la clientela.
È questo il contenuto del ricorso al Tar del Lazio presentato da Federalberghi. Ma intanto “considerato che i tempi tecnici di definizione del ricorso non saranno immediati – commenta il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara – chiediamo al Governo di intervenire con urgenza, vietando per legge queste clausole vessatorie, al pari di quanto è avvenuto in Francia pochi giorni fa”.
“Sulla scorta di quanto finora sancito dall’Antitrust – conclude Nucara – a partire dal 1º luglio chi viaggia per vacanza o per lavoro in Italia potrà beneficiare di una importante opportunità: in applicazione delle nuove regole gli alberghi italiani, se contattati direttamente, potranno offrire condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali. Un’opportunità in più in vista delle imminenti vacanze estive”.
Per trovare il prezzo migliore innanzitutto è consigliabile visitare sempre il sito dell’hotel, sul quale dal 1º luglio potranno essere disponibili tipologie di offerte che non sono presenti sui grandi portali, ai quali gli alberghi non sono più obbligati a conferire tutti i propri prodotti.
Se questa prima ricerca non genera il risultato auspicato, è possibile telefonare o inviare una mail direttamente all’albergo e domandare se sono disponibili soluzioni più convenienti rispetto a quelle poste in vendita sui grandi portali.
In alcuni casi, l’albergo potrà offrire un prezzo migliore. In altri, un servizio aggiuntivo (ad esempio, un cocktail di benvenuto, oppure il wi-fi gratis, se non è già previsto dalle condizioni generali). O, ancora, una facilitazione (ad esempio, la possibilità di usufruire della camera sino a tarda mattinata, anziché lasciarla alle 10).
Per favorire la conoscenza delle nuove regole, Federalberghi ha posto a disposizione di tutti gli alberghi italiani un set di messaggi informativi, che invitano i turisti a farsi furbi, contattando direttamente gli alberghi.
Durante i quattro mesi estivi (giugno-settembre) gli esercizi ricettivi italiani ospitano più di cinquanta milioni di persone, per un totale di circa 250 milioni di pernottamenti, il 50% dei quali è riferito alla clientela straniera.