Aitr: no ai safari umani, India è destinazione sicura
Davolio ricorda che si possono fotografare le persone solo dopo esplicito consenso


Si dice "assolutamente contraria ai safari umani, che mirano per finalità non scientifiche a carpire immagini della vita quotidiana delle popolazioni" l'Aitr, Associazione italiana turismo responsabile a una settimana dal rapimento dei due italiani in Orissa, in India.
"Le popolazioni tribali isolate – afferma Maurizio Davolio, presidente Aitr – non devono essere oggetto di morbosa curiosità e possono essere visitate solo con il loro esplicito consenso e in ogni caso con il massimo rispetto. In particolare si possono fotografare le persone solo dopo averne ottenuto l'esplicito permesso. Gli operatori turistici di Aitr si attengono alle segnalazioni del ministero degli Affari Esteri per quanto riguarda le zone a rischio per l'incolumità dei viaggiatori. La responsabilità degli operatori di Aitr non si limita all'ambiente, alle popolazioni, alle comunità ed ai lavoratori delle destinazioni di viaggio, ma si estende anche ai viaggiatori turisti, di cui va garantita la sicurezza. L'India è in generale una destinazione sicura ovunque, tranne che, ovviamente, nelle zone in cui sono attivi focolai di guerriglia".

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