venerdì, 22 Novembre 2024

Anci a Franceschini: a rischio sopravvivenza darsene per aumento canoni

L’aumento dei canoni demaniali marittimi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di decine di darsene turistiche in Italia. Lo sottolineano in una lettera al ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il sindaco di Bari Antonio Decaro, in qualità di delegato Anci Turismo e Demanio Marittimo e presidente Anci.

“La situazione – scrivono – sta diventando drammatica, trascinando le imprese private verso il fallimento”. Per questo propongono una modifica normativa.

Nella lettera, si ricorda come tutto iniziò con la Finanziaria 2007 in cui, nel rideterminare i canoni annui per le concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico-ricreativa, si chiedeva la stessa applicazione anche alle zone del mare territoriale ‘aventi per oggetto la realizzazione e la gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto’. In sostanza, da allora sono più che quadruplicati i canoni dei concessionari delle darsene e delle marine d’Italia.

“Nel contesto di crisi in cui versa il settore della nautica da diporto, questo ha generato una grave situazione di sofferenza finanziaria e ha determinato anche un corposo contenzioso pendente sia dinanzi ai giudici ordinari che a quelli amministrativi, con giudizi anche contraddittori tra loro”, ribadiscono Gnassi e Decaro che auspicano un intervento del legislatore.

La proposta di modifica legislativa avanzata da Anci prevede la non applicazione dei canoni della Finanziaria 2007 alle darsene che hanno ottenuto la concessione prima dell’entrata in vigore della stessa, “al fine di consentire la risoluzione di un contenzioso pesante e gravoso per gli operatori del settore e per i comuni”.

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