Anef, Fossati: neve artificiale è diventata necessità
14 Marzo 2025, 11:52
“Lavoriamo assieme perché siamo tutti dalla stessa parte”. È questo il messaggio che Massimo Fossati, vicepresidente Anef, ha veicolato ai gestori delle aree sciabili e ambientalisti presenti alla tavola rotonda di presentazione del report per la campagna di Legambiente Nevediversa 2025. L’ANEF rappresenta il 90% del mercato della mobilità su fune, con oltre 1.500 impianti in tutto il Paese, dalle Alpi agli Appennini.
“Non dovremmo stare ai lati opposti della barricata – ha sottolineato Fossati – non comprendiamo per quale motivo non siamo considerati alleati, perché in realtà siamo ambientalisti anche noi ma con una visione diversa. Siamo qui oggi per proporvi una tregua: proviamo ad uscire insieme dalle battaglie ideologiche e a trovare soluzioni condivise per il futuro e il bene della montagna.
ANEF è aperta al dialogo e desidera collaborare per contrastare il cambiamento climatico. Siamo tra i primi a subire gli effetti del riscaldamento globale e, oggi, la produzione di neve artificiale è diventata una necessità. La carenza di neve naturale ha conseguenze economiche significative per le comunità locali. Per questo, più che parlare di una neve ‘diversa’, sarebbe opportuno riconoscerla come una neve necessaria.
La neve artificiale rappresenta quindi un pilastro per l’economia delle vallate alpine e appenniniche. Il comparto funiviario genera un fatturato di 1,3 miliardi di euro l’anno e l’indotto generale ha un valore che si moltiplica tra le 5 e le 7 volte, contribuendo a sostenere i livelli occupazionali e lo sviluppo delle comunità montane. Inoltre – ha aggiunto – il prolungamento della stagione è un valido aiuto a incentivare il turismo anche in periodi dell’anno in cui la neve naturale non è garantita. Quindi è una risposta valida anche ai temi oggi sempre più di attualità legati all’overtourism e alla destagionalizzazione”.
ANEF punta sul progetto ‘Neve necessaria’ per analizzare il ruolo della neve artificiale, la sua sostenibilità e le strategie per garantire un futuro alle comunità montane.