venerdì, 22 Novembre 2024

Asshotel: iva, codice turismo, tassa soggiorno, buoni vacanze tra priorità

Donati non dimentica la necessità di un portale funzionale e funzionante e del rilancio dell’Enit

"Ci aspetta un 2012 difficile, è inutile negarlo. Chi afferma il contrario nasconde a sé e agli altri la realtà: ogni giorno ci accorgiamo, nelle nostre aziende, quali e quante siano le difficoltà per conquistare quote di mercato o un semplice nuovo cliente". E' quanto scrive Filippo Donati, presidente Asshotel, nella sua nuova newsletter, forma scelta per dialogare con gli albergatori italiani, con i colleghi. Una lunga lettera, pubblicata sul sito dell'associazione, in cui Donati delinea i principali punti che la sua associazione affronterà nel 2012: dalla governance al web (defiscalizzare l'attività promozionale che si realizza on line); alla necessità di un portale di informazioni funzionante e funzionale e di investimenti sul digitale senza tralasciare il rilancio dell'Enit.
"Ma soprattutto – scrive ancora Donati – occorre da subito affrontare le seguenti tematiche: riconsiderare la percentuale dell'aliquota iva, avvicinandola a quella dei paesi europei nostri competitor; rivedere il Codice del Turismo, che allo stato attuale non è funzionale allo sviluppo dell'impresa turistica; snellire la burocrazia di enti che, invece di sostenere la crescita, moltiplicano i centri decisionali allontanandoci sempre di più dai competitor; lottare contro la tassa di soggiorno, che reputiamo lesiva e dannosa per l'intero sistema Italia, prima ancora che per ogni singola azienda; aumentare il sostegno ai Buoni Vacanza, che possono davvero diventare strumenti utili anche dal punto di vista sociale; introdurre la detraibilità delle vacanze con un sistema premiante per i soggiorni  in bassa stagione; dare autorità e credibilità all'Osservatorio Nazionale, sottraendolo al controllo delle istanze politiche di turno e delle categorie; rivedere e correggere la legge antincendio, che deve essere più in linea con la realtà esistente; detassare l'acquisto di immobili con destinazione alberghiera, da parte degli imprenditori affittuari; defiscalizzare gli investimenti ed avviare la semplificazione amministrativa per le opere di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici; valutare il possibile svincolo alberghiero per quelle strutture che, per le limitate dimensioni, non riescono più a competere sul mercato; verificare una nuova disciplina per i centri benessere, che stanno vivendo un momento di profonda de-professionalizzazione".

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