Per far ripartire gli investimenti del settore dei porti turistici “è prioritario risolvere il contenzioso sui canoni demaniali, ci auguriamo che il prossimo governo intervenga perché è stato applicato un criterio retroattivo nei confronti dei porti turistici che avevano stipulato concessioni-contratto con lo Stato in cui il canone era prefissato e indicizzato. Ciò ha messo in crisi circa 40 porti turistici che hanno concessioni-contratto con questo tipo di impostazione”. A lanciare l’allarme Roberto Perocchio presidente di Assomarinas a margine dell’assemblea di Roma.
“Le ultime leggi di bilancio hanno portato alcune novità, ma il grosso problema è favorire la ripartenza del mercato”, ha continuato Perocchio aggiungendo che ad esempio le norme sui Marina Resort “hanno dato un pochino di ottimismo all’utenza”, eppure il giro d’affari dei porti turistici a livello nazionale “è ancora in media il 20% al di sotto del periodo pre-crisi, la risalita è lentissima e occorre ricostruire un clima di fiducia per far ripartire il turismo nautico nazionale”.