Se le vacanze di agosto sono state all’insegna dei rincari di prezzi e tariffe, chi sceglie il mese di settembre per trascorrere le ferie estive risparmia dal 35% al 70%, grazie al crollo dei prezzi nel settore del trasporto aereo, delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari. Ad affermarlo Assoutenti, che ha realizzato uno studio mettendo a confronto le tariffe di agosto con quelle in vigore a settembre in alcune note località turistiche italiane.
Chi è andato in vacanza ad agosto ha dovuto subire rincari del 21,9% su base annua per i voli nazionali, mentre i voli internazionali sono cresciuti su base mensile del 9% – spiega Assoutenti, che ha rielaborato gli ultimi dati Istat sull’inflazione – I pacchetti vacanza sono rincarati del 17% su anno e le tariffe di alberghi, motel, pensioni del 12,2% (+5,6% villaggi vacanze, campeggi, ostelli). Anche i biglietti dei treni sono saliti su base annua, con un incremento pari al 4,2%, mentre i traghetti in un solo mese hanno subito un rincaro “monstre” del 27,1%. Autobus e pullman +4,4% su anno.
La situazione cambia radicalmente a settembre. Ad esempio per una settimana a Gallipoli dal 9 al 16 settembre una famiglia di 4 persone, considerando volo più hotel, spende fino al 70% in meno rispetto agli stessi servizi acquistati ad agosto. Per le mete più gettonate della Sardegna il risparmio va dal 35% al 50%, mentre per la Sicilia si arriva al -60% su agosto.
“I rincari nel comparto turistico hanno rappresentato quest’anno una vera e propria tassa sulle vacanze, aumenti spesso ingiustificati e frutto di mera speculazione – denuncia il presidente Furio Truzzi – Gli operatori sono stati però puniti perché, come attestano i dati ufficiali, nella settimana centrale di agosto i prezzi troppo alti hanno allontanato i turisti e le strutture non hanno registrato il tutto esaurito. Un segnale che il governo e gli operatori del settore farebbero bene a non sottovalutare”, conclude Truzzi.