Assoutenti si rivolgerà all'Antitrust e alla Corte dei Conti per ‘i maggiori costi imposti alle Regioni da Fs attraverso i rallentamenti delle percorrenze dei treni regionali". Per l'associazione Fs "riceve il compenso dalle Regioni in funzione dei tempi di percorrenza e non delle distanze percorse dai treni. Dunque, allungare i tempi senza reali motivazioni di servizio é un danno per i viaggiatori, un costo per le Regioni e un vantaggio solo per Fs". Il deputato Ermete Realacci, in un interrogazione ha spiegato che questo meccanismo "incentiverebbe i treni locali a rallentare invece che a migliorare le loro performance". Il danno è particolarmente sentito dagli utenti che, oltre agli aumenti di tariffe e abbonamento, subisce anche un peggioramento del servizio. Assoutenti sta accertando i fatti per presentare un eventuale ricorso all'Antitrust "per abuso di posizione dominante da parte dell'azienda per aver introdotto, avvalendosi della sua posizione di monopolista, modalità contrattuali di esercizio più onerose del dovuto per la Regione committente". Inoltre, l'associazione rileva che "Fs evita accuratamente di rendere noti nel dettaglio i propri conti, impossibili da dedurre dal bilancio aggregato, in base ai quali le Regioni e le associazioni di utenti potrebbero verificare la validità dei prezzi dei treni". In tale situazione Assoutenti ipotizza un intervento della Corte dei conti per danno erariale.